Roma, 22 Set 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – (Fonte Stato Maggiore Esercito) – 20 settembre del 1870, i soldati italiani sferrano l’attacco contro le milizie pontificie per entrare a Roma. Segue. – Domenica mattina, a Roma, in occasione della ricorrenza per i 150 anni dalla breccia di Porta Pia, il Sottosegretario di Stato alla Difesa Onorevole Angelo Tofalo e il sindaco, dottoressa Virginia Raggi, accompagnati dal rappresentante della Regione Lazio, dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Enzo Vecciarelli e dal Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Salvatore Farina, ha deposto una corona d’alloro in memoria dei caduti presso la lapide commemorativa della battaglia del 1870, lungo le mura aureliane.
Un picchetto armato di Bersaglieri, corpo dell’Esercito protagonista della presa di Roma, ha reso gli onori alle Autorità indossando l’uniforme storica in dotazione alle truppe dell’epoca.
Era il 20 settembre del 1870 quando i soldati italiani, sotto il comando del Generale Raffaele Cadorna, a partire dalle 4 del mattino sferrarono l’attacco contro le milizie pontificie per entrare a Roma. Il primo colpo di cannone fu sparato alle 5.10, da una batteria di artiglieria comandata dal Capitano Giacomo Segre e schierata a circa 500 metri dalle mura aureliane.
In poco meno di 4 ore di cannoneggiamenti, il fuoco delle artiglierie italiane aprì una breccia di circa trenta metri nelle mura difensive, alla destra di Porta Pia. Fu in quel punto che le fanterie della 12ª Divisione (12° Bersaglieri e 2° Battaglione del 41° Fanteria) e la colonna di sinistra dell’11ª Divisione (34° Bersaglieri e parte del 19° Fanteria) si scontrarono con gli Zuavi al Comando del Generale Kanzler. L’articolo completo prosegue qui >>> http://www.esercito.difesa.it/comunicazione/Pagine/150-anni-della-breccia-di-porta-pia_200921.aspx