27 giugno 1980…la strage di Ustica

Roma, 28 Giu 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Chiara Pizzimenti – Il muro di gomma che ancora oggi esiste su questa strage. Leggiamo di seguito. – «Il governo del mio paese, l’Italia, deve chiedere ad altri Paesi cosa ci facevano quella notte nei nostri cieli. È evidente a tutti: quello che non si sa è perché era indicibile per questi Paesi».

Daria Bonfietti lo ripete ogni anno ricordando quella notte. È la notte in cui ha perso suo fratello che era fra le 81 persone a bordo del Dc-9 Itavia Bologna-Palermo abbattuto nei cieli di Ustica la notte del 27 giugno del 1980.

Il volo era partito con due ore di ritardo da Bologna ed era diretto a Palermo. Doveva atterrare 15 minuti dopo le 21.

Se ne sono invece perse le tracce sui radar poco prima delle 9 di quella sera. Si disse un cedimento strutturale, una bomba a bordo, i processi negli anni raccontano invece di una battaglia quella notte nei cieli italiani. Una ricostruzione che è arrivata a sentenza definitiva, in Cassazione.

Come ogni anno c’è un cartellone di spettacoli al Giardino della Memoria, nello spazio davanti al Museo della Memoria di Ustica che ospita quanto resta di quel volo, il recupero è del 1987, insieme a una installazione permanente di Christian Boltanski con 81 flebili luci e 81 specchi neri che coprono altoparlanti da cui arrivano frasi sul ricordo e la preoccupazione (le immagini sono nella gallery in alto).

«Il nostro obiettivo», ha detto Daria Bonfietti, presidente dell’associazione dei familiari delle vittime, «è fare memoria attorno al museo, nel miglior modo possibile. Vogliamo ricordare attraverso le arti, partendo dalle verità che hanno scritto le sentenze dei tribunali». L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.vanityfair.it/news/approfondimenti/2018/06/27/27-giugno-1980-la-notte-della-strage-di-ustica

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