A breve l’approvazione del “Vecchio Contratto”

Dopo 10 anni di blocchi stipendiali e riforme che hanno ridotto lo stipendio è in arrivo l’ennesima delusione per il personale non dirigente

L’anno 2021 sta per finire ed il contratto per il personale non dirigente delle Forze Armate e Forze di Polizia non ancora è stato definito, ma pare che manchi veramente poco per la sua approvazione.

In questi giorni di inizio dicembre presso il Dipartimento della Funzione Pubblica si stanno definendo gli ultimi punti in discussione prima dell’approvazione definitiva del contratto relativo al triennio 2019-2021.

Fondi Insufficienti, adeguamento economico sotto il costo della vita

Diciamolo subito, questo nuovo accordo non porterà nelle tasche dei militari e poliziotti cifre eclatanti, sappiamo bene che le risorse stanziate da tempo sono insufficienti per coprire tutte le esigenze e soprattutto per offrire un adeguamento economico in linea con il costo della vita.

Vogliamo offrire comunque un contributo, anche se di sintesi, con dati presi dalla bozza di contratto che sta facendo il giro della rete, che sembra sia quasi definitiva. Ci occuperemo nella nostra analisi/spiegazione per ora alla sola parte economica che interesserà principalmente il personale delle Forze Armate. Andremo quindi a specificare quali saranno i numeri che in linea di massima dovremmo aspettarci alla conclusione della contrattazione.

Le cifre, sono sicuramente la parte che più interessa il personale a cui è diretto questo rinnovo di contratto, che da diversi anni gli stipendi sono basati sui parametrali anziché dei livelli. Infatti nel 2004 il sistema stipendiale fu cambiato introducendo appunto i parametri a scapito dei livelli e degli scatti interni ai livelli.

Per semplicità, proporremo di seguito una serie di tabelle dove sono indicati i vari aumenti stipendiali derivanti dal prodotto tra il parametro stipendiale e il “valore del punto parametrale”, ovvero quel coefficiente che viene variato ad ogni contratto e che produce aumenti paritetici su tutti i gradi.

Ricordiamo che il “Parametro Stipendiale” rappresenta il termine “fisso” , mentre il “punto parametrale” è la parte variabile su cui si agisce per formulare dei nuovi valori di stipendio. A titolo di esempio, bisogna prendere parametro riferito al proprio grado, moltiplicarlo per il punto parametrale ed il risultato darà lo stipendio lordo annuo.

Per calcolare l’aumento mensile, bisogna calcolare il risultato ottenuto dall’operazione precedente che va sottratta dallo stipendio annuo attualmente percepito dividendo, quindi, il valore ricavato per le dodici mensilità.

Come conoscere o ricavare il proprio stipendio lordo annuo attuale?

Un modo pratico è quello di utilizzare la propria busta paga, prendete la sola voce “Stipendio” e moltiplicatela per 12, il risultato sarà il vostro stipendio parametrale lordo.

Un ulteriore metodo è quello di moltiplicare il parametro stipendiale per il valore punto parametrale stabilito a regime per il precedente contratto (triennio 2016/2018) che era stato fissato in € 178,05.

La rideterminazione della parte stipendiale è stata suddivisa quindi con aumenti distinti per ogni anno interessato dal rinnovo, con il valore punto parametrale differente e che varia per il 2019, il 2020 e il 2021.

1. AUMENTI ANNO 2019

A titolo di esempio, calcoliamo l’aumento che dovrebbe percepire un Luogotenente:

parametro 143,50 che al momento significa uno stipendio lordo annuo di € 25.550,16. Ne viene che eseguendo le operazioni: 143,5 (parametro) X 179,30 (punto parametrale) = € 25.729,55 (stipendio lordo annuo);

Ora calcoliamo la differenza tra stipendio annuo lordo per l’anno 2019 e quello attuale, ne consegue: 25.729,55 (stipendio lordo 2019) – 25.550,16 (stipendio lordo attuale) = € 179,39 annui lordi; quindi dividiamo per le 12 mensilità: € 179.39 : 12 = € 14,95.

AUMENTO MENSILE LORDO ANNO 2019  € 14,95.

Quindi, analizziamo l’anno 2019 dove il punto parametrale è stato fissato a € 179,30 annui lordi, che porta agli aumenti indicati nella tabella sottostante:

Il netto dell’aumento contrattuale sarà praticamente assorbito dalla vacanza contrattuale. Tutti i valori indicati in tabella andranno poi in conguaglio al netto dell’indennità di vacanza contrattuale già percepita nel corso dell’anno 2019 (vedi voce riportata sul cedolino stipendiale).

2. AUMENTI ANNO 2020

Per il secondo periodo, il punto parametrale per l’anno 2020 è stato fissato in € 179,50 annuo lordi, ovvero solo € 0,20 in più del 2019, con i conseguenti irrisori aumenti indicati nella tabella sottostante.

Facciamo la stessa simulazione anche per il 2020, e nel nostro esempio calcoliamo l’aumento che dovrebbe percepire il nostro Luogotenente, quindi:

parametro 143,50 che al momento significa uno stipendio lordo annuo già comprensivo dell’aumento previsto per l’anno 2019 di € 25.729,55. Ne viene che eseguendo le operazioni: 143,5 (parametro) X (per) 179,50 (punto parametrale) = € 25.758,25 (stipendio lordo annuo);

Ora calcoliamo la differenza tra stipendio annuo lordo per l’anno 2020 e 2019, ne consegue: 25.758,25 (stipendio lordo 2020) – 25.729,55 (stipendio lordo 2019) = € 28,70 annui lordi; quindi dividiamo per le 12 mensilità: € 28,70 : 12 = € 2.39.

AUMENTO STIPENDIO MENSILE LORDO ANNO 2020   € 2,39.

Da quanto espresso sopra ne consegue che per l’anno 2020 un Luogotenente avrà un aumento mensile aggiuntivo rispetto al lordo di soli € 2,39; che produce un incremento per l’anno 2020 rispetto all’anno 2019 come riportato nella tabella, dove abbiamo aggiunto anche la somma dei due anni:

Anche i valori indicati in questa tabella andranno poi in conguaglio al netto dell’indennità di vacanza contrattuale già percepita. Ovvero, sarà la differenza tra l’aumento e la vacanza contrattuale, probabilmente anche per l’anno 2020 ci sarà il quasi pareggio con la vacanza contrattuale.

3. AUMENTI ANNO 2021

Infine, il punto parametrale dall’anno 2021 è stato fissato in € 183,15 annuo lordi, ovvero € 3.65 in più rispetto al valore del punto parametrale stabilito per l’anno del 2020 e per un totale di € 5,10 per il triennio.

Per l’anno 2021 con il nostro esempio calcoliamo l’aumento che dovrebbe percepire il Luogotenente, quindi:

il parametro 143,50 che per l’anno 2020 significa uno stipendio lordo annuo di € 25.758,25. Ne viene che eseguendo le operazioni: 143,5(parametro) X (per) 183,15 (punto parametrale) = € 26.282,03 (stipendio lordo annuo);

Ora calcoliamo la differenza tra stipendio annuo lordo per l’anno 2021 e 2020, ne consegue: 26.282,03 (stipendio lordo 2021) –25.758,25 (stipendio lordo 2020) = € 523,78 annui lordi; quindi dividiamo per le 12 mensilità: € 523,78 : 12 = € 43,65

AUMENTO MENSILE LORDO ANNO 2021   € 43,65

La tabella che proponiamo mostra gli aumenti mensili per il 2021, il totale mensile lordo per il triennio e annuali a regime:

Ovviamente tutti gli aumenti stipendiali genereranno gli arretrati per gli anni di riferimento e al netto degli importi di vacanza contrattuale. Gli aumenti avranno anche effetto sulla tredicesima mensilità.

Oltre agli aumenti della voce stipendiale, va considerata anche la rimodulazione dell’Indennità Pensionabile che è stata incrementata e rideterminata a decorrere dal 1 febbraio 2021 per gli importi lordi come indicato nella tabella seguente:

Quindi a regime quale sarà il valore di aumento lordo corrisposto?

Consideriamo che si andrà a regime da febbraio 2021, e per tutto il periodo che va dal 1/1/2019 a 31/12/2021 spetteranno eventuali arretrati a netto della vacanza contrattuale; allora da gennaio 2022 si avranno gli aumenti delle voci stipendiali indicate in precedenza e nei totali riportati nella tabella che segue:

Anche il compenso per lavoro straordinario è stato rideterminato, i valori sono variati di poco rispetto a quelli attuali, i nuovi costi orari avranno decorrenza dal gennaio 2021. Di seguito si propone una tabella con i vari incrementi, sempre riferiti al parametro stipendiale:

Tutte le cifre indicate dovranno essere confermate e siamo in attesa della conclusione del procedimento di concertazione.

Va precisato, infine, che il contratto porterà degli aumenti, anche cospicui, negli ulteriori assegni che, tuttavia, verranno percepiti da una parte minoritaria del personale (v. es. operative specifiche).

Nel contesto degli “aumenti” merita menzione, infine, anche il personale che sta già beneficiando del significativo aumento dell’indennità operativa che è già stato concesso con provvedimenti interni (v. supercampagna al 150% – personale delle scuole e ministeriali dell’Aeronautica Militare).

Da evidenziare, da ultimo, come i sindacati costituiti, se pur autorizzati dai vari Ministeri, non siano stati sentiti e quindi non abbiano potuto portare il loro fattivo contributo in sede di contrattazione. Ma questo è un discorso a parte che che merita un approfondimento in un prossimo intervento.

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