Belluno, 18 Giu 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Stato Maggiore Esercito – Nel corso della manovra sono state utilizzate tutte le armi a disposizione del plotone. (Segue articolo). – Al termine di tre settimane di intensa attività addestrativa, comprensive di tre pernottamenti all’addiaccio, nello scenario alpino della Val d’Oten, al cospetto del comandante della brigata alpina Julia generale di brigata Alberto Vezzoli, il 7° reggimento alpini della brigata Julia di stanza a Belluno, ha condotto gli assalti a fuoco a livello plotone.
Nel contesto tattico presentato, si sono potuti apprezzare l’impegno e l’efficienza di un reparto amalgamato nonostante le difficoltà connesse con l’emergenza COVID-19.
Nello specifico durante la fase dell’attacco il Nucleo SAOV (Sorveglianza ed Acquisizione Obiettivi Visuale) posto in dominio di quota, per meglio calibrare l’azione di fuoco in attacco, è stato fatto a sua volta oggetto di fuoco nemico, e sfruttando le tecniche del Mountain Warfare, è riuscito a disingaggiarsi con una rapida discesa in corda doppia con la tecnica australiana.
La “verticalità” è uno dei principi cardine che caratterizza le truppe da montagna, essa è intesa come una capacità di vivere, muovere e combattere in luoghi caratterizzati appunto da quote elevate e pareti strapiombanti e deve quindi, come in questo caso essere sfruttata a proprio vantaggio. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.difesaonline.it/news-forze-armate/terra/addestramento-val-doten