Roma 8 dic 2016 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di F. Q. – L’indagine è nata dal suicidio di un ufficiale italiano, il capitano Marco Callegaro, trovato morto nel suo ufficio all’aeroporto di Kabul. Il proprietario dell’azienda risulta essere vicino agli ambienti del terrorismo. Quattro container sono stati riempiti con documenti contabili e amministrativi che saranno esaminati dagli inquirenti. E 28 mezzi sono sotto sequestro. La blindatura dei veicoli civili noleggiati dall’Italia in Afghanistan era più leggera (e quindi meno cara) di quella pattuita. E il titolare della ditta di riferimento era considerato “vicino ai terroristi”. Per questi motivi, sei ufficiali italiani sono stati iscritti nel registro degli indagati per truffa militare aggravata dalla procura militare di Roma. La blindatura più leggera avrebbe potuto mettere a serio rischio, sostengono gli inquirenti, il personale cui erano destinati. I carabinieri dell’Ufficio di polizia giudiziaria della Procura militare di Roma hanno ascoltato centinaia di militari, in Italia e nei teatri operativi, a tutti i livelli. L’articolo completo di F. Q. prosegue qui >>> http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/11/28/afghanistan-inchiesta-sui-mezzi-noleggiati-dallesercito-blindatura-piu-leggera-sei-ufficiali-indagati/3222348/