Applicazioni navali innovative: Intervista all’Ammiraglio di Squadra, Cristiano Bettini

Roma, 30 Mar 2021 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Riccardo Ferretti – L’ammiraglio ci spiega come il requisito primario della velocità debba necessariamente accordarsi con determinati principi del design navale. (Segue articolo). – L’evoluzione della minaccia nel dominio marittimo ha fatto emergere la necessità di disporre di unità navali molto veloci che possano svolgere un’efficace funzione di deterrenza e, qualora quest’ultima non risulti sufficiente, effettuare un intervento tempestivo e risolutore.

Il nuovo requisito ha stimolato l’elaborazione di soluzioni tecniche innovative che muovono anche da studi avviati nel settore civile, in particolare presso alcune università italiane. Ce ne parla in questa preziosa intervista l’Ammiraglio di Squadra (r) Cristiano Bettini, il quale ci spiega, attraverso l’esempio di alcuni progetti nazionali, come il requisito primario della velocità debba necessariamente accordarsi con determinati principi del design navale.

Quali parametri caratterizzano un’unità navale in fase progettuale? Ogni progetto, sia civile che militare, nasce su requisiti di impiego che vengono definiti in partenza, ma ogni piattaforma navale, nella sua dimensione, deve comunque rispondere a precisi e definiti criteri di base riguardanti stabilità, tenuta al mare, robustezza, velocità, capacità di carico, manovrabilità e abitabilità che la connotano.

Come tutti i progetti navali, il risultato finale voluto non può prescindere da alcuni compromessi che esaltino alcune prestazioni a scapito di altre. Nel caso delle prestazioni cui vi accennerò, il requisito della velocità abbinato alla stabilità è considerato premiante.

Cosa implica questa scelta? La prestazione velocità, da sempre ricercata nei progetti navali, richiede energie da spendere per vincere le diverse resistenze al moto di uno scafo immerso, che sostiene il peso proprio e di ciò che viene imbarcato (payload) grazie alla spinta idrostatica. L’articolo completo prosegue qui >>> https://news.laran.it/2021/03/applicazioni-navali-innovative-lintervista-allammiraglio-bettini/

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