Approvato Il provvedimento di correzione delle carriere

I correttivi al riordino delle carriere sono realtà.

Un commosso ed emozionato Marco Cicala, rappresentante dei Marescialli al Comparto Sicurezza e Difesa, a darci l’anteprima dell’approvazione dell’atto. Dalle sue parole si percepisce il sacrificio di anni di lotte per far valere i diritti dei militari sperequati.

Un momento storico, e parole che emozionano:

Roma, consiglio dei ministri, l’atto governativo numero 118 è legge. Si è appena concluso il Consiglio dei Ministri di oggi, ed è stato approvato l’atto governativo n. 118 meglio conosciuto come correttivo al riordino delle carriere dei militari.

Con poche risorse disponibili, stanziate dalla politiche di ieri e di oggi, grazie alla grande sinergia tra Cocer e Stato Maggiore, frutto di tanto lavoro, non privo di criticità e momenti difficili, con passione, etica e competenza, tenendo sempre bene impresso il target da raggiungere, il bene del personale, ergo, il miglioramento della funzionalità della forza armata, l’evoluzione virtuosa dello strumento militare, sempre più inter-forza e inter-agenzia.

Oggi 21 dicembre 2019, data storica per circa 14400 marescialli dell’Aeronautica Militare, dopo 24 anni di sofferenza di ingiusta mortificazione, con tale provvedimento, viene riconosciuta la pari dignità in tema di sviluppo della carriera, nei confronti dei colleghi delle Forze Armate sorelle e di quelli delle Forze di Polizia ad ordinamento militare e civile.

Il ruolo marescialli dell’Aeronautica Militare, non ha mai perso la fede, ed oggi, finalmente si mette un punto, si scrive fine a tanta umiliazione subita e vissuta, derivante ad un provvedimento il decreto legislativo 195 del 1995 che era estremamente sbilanciato e che vedeva fortemente penalizzata l’Aeronautica Militare.

Con il provvedimento licenziato oggi dal consiglio dei ministri, non vengono ricostruite le carriere, non vi è una sanatoria economica, non per merito, ma unicamente e puramente per mancanza di risorse disponibile, ma, vengono corretti gli elementi sperequativi.

Con la mano tremante dall’emozione dedico questa soddisfazione personale e professionale, a tutti i marescialli che in silenzio hanno vissuto sulla propria pelle l’ingiusta mortificazione per un grado non raggiunto senza averne alcun demerito, ma il pensiero più commosso dal Generale Ispettore Giovanni Boccia, già presidente del Cocer, che da sempre si è schierato, sostenendomi e guidandomi a volte proteggendomi in questa battaglia, riconoscendo ingiusto e scorretto un provvedimento normativo che oggi è stato corretto.

Sono sicuro che accanto con Dio è felice, sorridente, per il risultato ottenuto. C’è ancora tanta strada da fare, sicuramente inizieremo un nuovo anno con tanta rinnovata energia e fiducia. Per tentare gli spazi, buone feste a tutti.
Marco Cicala, Rappresentante Nazionale Marescialli al Comparto Sicurezza e Difesa.

A lui un particolare ringraziamento per il continuo impegno profuso in questi anni,  impegno che si affianca a quello di molti altri colleghi che per lungo tempo hanno cercato di far comprendere ai vertici militari e forze politiche le differenze che si erano create con il primo riordino del 1995.

Sicuramente questi correttivi pareggiano tutte le sperequazioni subite per anni di riforme sbagliate, ma non mettono ancora fine ad una naturale progressione dei marescialli, che ora dovrebbero ricevere anche un giusto compenso per il tanto impegno e la specificità del ruolo e dei militari.

Continua a seguirci, presto moltissimi dettagli in merito al provvedimento approvato.

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