Roma, 10 Giu 2019 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Clemente Pistilli – Trenta e Grillo sono sicure che quelle missioni non siano state un rischio. Seguiamo. – Altro che attenzione e giustizia. Nel comitato incaricato di monitorare la salute dei militari impiegati nei Balcani, per accertare se siano rimasti vittime di tumori a causa dell’esposizione all’uranio impoverito, non ci sono più da tempo neppure gli scienziati.
L’analisi dei dati raccolti dai burocrati ministeriali è stata però sufficiente a far invertire bruscamente rotta sia al ministro della difesa, Elisabetta Trenta, che alla collega della salute, Giulia Grillo, che hanno presentato alla Camera una relazione choc.
Per loro non vi è alcuna correlazione tra le missioni in Bosnia e Kosovo e le patologie tumorali di cui sono stati vittime tanti soldati.
Anzi. I dati alla base del rapporto dimostrerebbero che chi ha operato in quelle aree godrebbe di salute migliore dei colleghi rimasti in patria. E non sarebbe dunque neppure più necessario proseguire nel monitoraggio.
LA RELAZIONE. Nel documento presentato da Trenta e Grillo non c’è traccia degli allarmi lanciati nella scorsa legislatura dalla Commissione parlamentare d’inchiesta in materia e neppure delle molte sentenze, alcune definitive, con cui i giudici hanno condannato lo Stato a risarcire i soldati che, senza essere informati dei rischi a cui andavano incontro e senza aver ricevuto le necessarie protezioni, hanno perso la vita soprattutto per i linfomi di Hodgkin.
Dopo i primi accertamenti compiuti dalla commissione istituita proprio dalla Difesa nel 2000, presieduta dall’ematologo Franco Mandelli, il monitoraggio dei militari impiegati nei Balcani è stato affidato a un Comitato tecnico-scientifico interministeriale, decaduto però nel 2007. Da allora nessuna guida scientifica e a lungo anche nessuna relazione al Parlamento. L’articolo completo prosegue qui >>> http://www.lanotiziagiornale.it/armi-uranio-impoverito-nei-balcani-schiaffo-alle-vittime-di-tumore-i-controlli-sui-reduci-nelle-mani-dei-burocrati/