La condizione militare. Gli effetti che la revisione dello strumento militare avrà sulla categoria dei graduati e volontari delle Forze Armate

 

 

graduati-06122013Roma, 15 apr 2015 – La condizione militare: sesta parte- In questo articolo parleremo degli effetti che la revisione dello strumento militare avrà sulla categoria dei graduati e volontari delle Forze Armate. Innanzitutto, devo evidenziare che nel decreto legislativo n°8 del 28 gennaio 2014 la riserva di posti per l’accesso nella Polizia Municipale e Provinciale a favore dei volontari in FP e in SPE congedati senza demerito è stata ridotta dal 50% al 20%. Reputo necessario pertanto, in questo contesto di continue penalizzazioni, che sia dato un segnale al personale militare, soprattutto alla parte funzionale ed esecutiva di esso, che costituisce il centro di gravità del sistema Difesa e che deve rimanere la priorità.

Sarebbe auspicabile a tal fine porre rimedio ad alcune aree di criticità presenti nel testo approvato il 28 gennaio 2014, invitando il Governo a tenerle in considerazione in occasione dell’elaborazione dell’apposito decreto integrativo e correttivo che dovrà essere emanato entro 24 mesi, ai sensi della legge di delega .

Il primo aspetto riguarda gli sbocchi occupazionali dei Volontari che, a causa delle limitate aliquote di immissione nei quadri permanenti, saranno costretti a ricollocarsi sul mercato del lavoro. Basteranno le norme contenute nel provvedimento ad eliminare il rischio per tanti giovani di rimanere senza lavoro dopo tanti anni trascorsi in divisa?. Al riguardo, si potrebbero esplorare due ipotesi di soluzione. La prima potrebbe essere quella di prevedere il riconoscimento di agevolazioni fiscali alle società ed aziende private interessate ad assumere personale volontario in congedo,con indubbie ricadute positive sull’occupazione e sulla motivazione di questa categoria di militari. La seconda quella di promuovere una serie di servizi che traducano in termini pratici e più realistici le misure contenute nel provvedimento. Sarebbe opportuno infatti che all’interno della Difesa venga creata una struttura di sostegno solida,efficace ed efficiente che possa avvalersi di risorse umane e finanziarie adeguate, di un polo per la formazione e la riconversione professionale degli interessati e di strutture specializzate esterne.

L’articolo continua qui: http://www.vocenuova.tv/news/042-la-condizione-militare-sesta-parte.html

 

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