Roma, 12 luglio 2025 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – Una novità per chi percepisce l’assegno di invalidità, coloro che hanno iniziato a lavorare nel 1996 non potrà essere inferiore a 603 euro.
Assegno d’invalidità più ricco per chi ha iniziato a lavorare dopo il 1° gennaio 1996. In nessun caso potrà essere inferiore a 603 euro. Lo ha stabilito la Corte costituzionale con la sentenza n. 94/2025, in cui ha dichiarato illegittima la riforma Dini delle pensioni, accogliendo un ricorso della Corte di cassazione. L’assegno ordinario d’invalidità è una prestazione erogata dall’Inps ai lavoratori, dipendenti e autonomi, anche iscritti alla gestione separata, che presentano una capacità di lavoro ridotta in modo permanente, a causa di infermità o difetto fisico o mentale. L’importo dell’assegno è calcolato sulla base dei contributi versati e per le pensioni liquidate con il sistema retributivo o con quello misto l’integrazione al minimo era già prevista. L’integrazione garantisce che una pensione raggiunga nel peggiore dei casi un importo minimo, fissato per il 2025 a quota 603,40 euro mensili. Alle pensioni liquidate con il sistema contributivo, quindi quelle destinate ai lavoratori con contributi versati dal 1° gennaio 1996, l’integrazione al minimo finora non è stata riconosciuta.
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