Roma, 8 settembre 2024 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – L’assegno unico universale nato per dare sostegno alle famiglie con figli, vede un evoluzione che potrebbe portare ad ulteriori cambiamenti anche con la manovra di bilancio 2025.
Introdotto dal 1° marzo 2022 per effetto del Decreto legislativo del 29 dicembre 2021 numero 230, l’Assegno Unico Universale (AUU) si configura come un meccanismo di sostegno economico mensile ai nuclei familiari con figli a carico. In particolare, l’AUU è dovuto a coloro che esercitano la responsabilità genitoriale:
- Per ogni figlio minorenne a carico e, per i nuovi nati, a partire dal settimo mese di gravidanza;
- Per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei ventuno anni di età, al ricorrere di determinate condizioni soggettive del figlio stesso;
- Per ogni figlio con disabilità a carico, senza limiti di età;
- Per ogni orfano maggiorenne, a condizione che sia già titolare di pensione ai superstiti e riconosciuto con disabilità grave ai sensi dell’articolo 3, comma 3, Legge 5 febbraio 1992 numero 104.
A distanza di due anni dall’avvio dell’Assegno alcune criticità legate alla sua applicazione impongono all’Esecutivo una serie di interventi correttivi, con possibili modifiche già a valere dal prossimo anno.
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