Cani militari: Pensione e cassa sanitaria dopo 8 anni di servizio

Roma, 06 Mag 2019 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Cristiana Mangani – Hanno salvato vite, individuato droga ed esplosivi. (Di seguito l’articolo). – C’è una questione a quattro zampe che sta tenendo acceso il dibattito sui blog e le riviste online delle forze armate: riguarda i cani con le stellette e il loro futuro dopo gli otto anni di onorato servizio prestati a fianco dei militari, molto spesso in territori di guerra.

«Dignità dopo la pensione», chiede chi ha avuto a che fare con questi pelosi particolarmente coraggiosi e preparati. Anche perché – specifica qualcuno che ha prestato servizio con loro in Afghanistan – «per noi sono colleghi a tutti gli effetti».

E allora, non meraviglia se la problematica sollevata dalla rappresentanza militare del Co.I.R. del Comando Logistico, di bocca in bocca, sia arrivata all’attenzione del generale di Corpo d’armata Francesco Paolo Figliuolo, al quale è stato chiesto di farsi promotore del caso affinché si riesca a trovare una soluzione.

Il problema non è l’abbandono. Questi cani vengono praticamente sempre adottati da chi li ha addestrati e avuti al fianco negli anni di servizio.

Ma dal momento in cui lasciano l’attività, perdono ogni assistenza che, invece, resta a carico delle persone con cui continueranno a vivere. «Sono servitori dello Stato – scrivono dal Consiglio intermedio di rappresentanza – ma una volta che si è esaurito il loro ciclo lavorativo restano in stato di abbandono.

Bisogna però ricordare che a esaurirsi è il loro lavoro, non la loro esistenza». L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.ilgazzettino.it/animali/pensione_cassa_sanitaria_cani_militari-4471385.html

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