Carabiniere ucciso: Il Comandante Alfa scrive una lettera

Roma, 30 Lug 2019 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Gabriele Laganà – Il comandante Alfa, fondatore del Gis, ha scritto una lettera nella quale esprime il suo dolore per la morte del carabiniere a Roma. Segue. – Nonostante la sua grande e indiscussa professionalità, questa volta il Comandante Alfa, il fondatore dei gruppi speciali del Gis dei carabinieri, non riesce a trattenere la rabbia e il dolore per la morte del giovane militare ucciso a Roma con 8 coltellate.

Alfa è un eroe vero, che vive lontano da telecamere e salotti buoni. Un eroe sottovalutato da alcuni e poco conosciuto da altri. Un fedele servitore dello Stato che quando c’è da agire per proteggere le vite di innocenti cittadini si mette in gioco in prima persona. Forse pochi ne sono a conoscenza ma il Comandante ha partecipato a pericolosissime missioni top secret riuscendo a salvare molte persone in pericolo.

Dinnanzi alla barbara uccisione del vice brigadiere Mario Cerciello Brega e di alcune polemiche scoppiate nelle ore immediatamente successive al delitto, il Comandante Alfa affida ad una lettera le sue emozioni. Uno scritto amaro e durissimo che sta facendo il giro delle chat delle forze dell’ordine.

“Non riesco a dormire, quel sangue mi raffredda il cuore di sofferenza e rabbia”, ha esordito il Comandante. “Non trattengo l’adrenalina , quasi non mi riconosco. 40 anni nel Gis 45 al servizio dell’Arma che ho contribuito ad onorare, pare quasi non siano serviti a chiudere gli occhi sulle troppe ingiustizie”.

“Caro Mario – si legge ancora nella lettera – non posso chiudere le palpebre perché rivedo il tuo sorriso, spento improvvisamente da chi a te si è avvicinato per uccidere, non era difesa. L’articolo completo prosegue qui >>> http://www.ilgiornale.it/news/cronache/carabiniere-ucciso-comandante-alfa-non-siamo-carne-macello-1732848.html

 

 

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