CARCERI/Comunque vada, la riforma delle carceri rischia grosso

Roma, 25 Mar 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Sonia Ricci – La riforma delle carceri rischia di naufragare. Il controverso testo approvato dal Governo venerdì scorso, per la seconda volta, attende un nuovo esame parlamentare, in quanto dopo il primo passaggio l’Esecutivo ha deciso di non recepire tutte le richieste di modifica delle commissioni Giustizia di Camera e Senato. Come da prassi, infatti, nel caso in cui i pareri non vengano accolti il testo deve tornare in Parlamento per un’istruttoria. C’è tempo dieci giorni dall’assegnazione. Essendo ormai prossimo l’avvio della XVIII legislatura – il nuovo Parlamento si insedia venerdì mattina – è ormai certo che ad esaminarlo saranno le commissioni speciali che verranno nominata nelle prossime settimane, come quelle create in ciascuna Camera nel 2013. Molto probabilmente il premier Paolo Gentiloni si dimetterà formalmente tra venerdì 23 marzo e martedì della prossima settimana. Se in breve tempo non sarà delineata una maggioranza in Parlamento, in grado poi di sostenere la nascita di un Governo, non sarà possibile costituire i rapporti di forza nelle commissioni. E dunque sarà necessario nominare due commissioni speciali (che tra le altre cose dovranno occuparsi anche del Def). Una volta che il provvedimento verrà esaminato, però, è presumibile che sarà il futuro Governo ad occuparsi dell’approvazione finale della riforma dell’ordinamento penitenziario. L’Esecutivo Gentiloni, infatti, resterà sì in carica fino al passaggio di testimone, ma solamente “per il disbrigo degli affari correnti”. L’articolo completo prosegue qui >>> http://www.publicpolicy.it/comunque-vada-riforma-carceri-rischia-grosso-78094.html

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