Carlo Agnona: Parà della Folgore, ora legionario

Roma, 31 Dic 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – da congedatifolgore.com – Quello che non ci raccontano: memorie di un soldato infermiere (Segue link). – La guerra e le professioni mediche o, meglio, le specializzazioni mediche visto che si parla di soldati. Ne abbiamo parlato con Carlo Agnona, ancién caporal 2 R.E.I (Legione Straniera), già Parà della Folgore. Oggi opera come Security Advisor per realtà private di altissimo livello.

Ciao Carlo, parlaci un po’ di te, della tua avventura da soldato infermiere…Partiamo dalla mia vita militare antecedente alla Legione, ovvero al periodo in cui ho servito la Brigata Paracadutisti Folgore, poi nell’87 mi sono arruolato in Legione per l’appunto.

Dopo il duro addestramento iniziale (ai miei tempi non era come oggi), sono stato assegnato al 2R.E.I (secondo Reggimento Straniero di Fanteria) ed è iniziato immediatamente un addestramento più specifico in linea con l’attività principale del Reggimento: combattimento di fanteria.

E, a dire il vero, dopo soli tre mesi dalla mia affettazione presso il 2R.E.I parto per la mia prima Opex (operazione esteriore), quindi durante la mia prima missione non ho ancora la specializzazione medica e la destinazione è il Ciad.

Raccontaci come funziona la vita di tutti i giorni di un soldato quando è in missione….È opportuno ricordare che, ai miei tempi, in Legione Straniera esistevano tranquillamente punizioni corporali, prigione ecc. ma quando sei in Africa è come se fossi già in prigione, nel senso che non ti puoi muovere liberamente, tuttavia la disciplina ed il rigore valgono tanto in Francia quanto in Opex, quindi la situazione è la medesima e chi sbaglia paga. L’articolo completo prosegue qui >>> http://www.congedatifolgore.com/it/rassegna-stampa-storia-di-un-paracadotista-della-folgore-ora-legionario/

 

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