Roma, 06 Mag 2019 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Chiara Giannini – Malumori tra i militari. (Segue articolo). – Ogni occasione è buona per attaccarsi: tra il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta e quello dell’Interno, Matteo Salvini, ormai è scontro aperto.
Ma che c’è dietro? La risposta sta nelle recenti dichiarazioni del vicepremier leghista: «Se avessimo il ministro della Difesa della Lega – aveva detto nel corso di una trasmissione tv – investiremmo di più in Esercito, Marina e Aviazione».
Il fatto è che tra i militari c’è un visibile malcontento. L’amministrazione 5 stelle, è inutile girarci intorno, non funziona: troppi tagli, soldi che mancano per carburante degli aerei, per pezzi di ricambio delle navi, persino per le bollette di acqua, luce e gas. E poi un accanimento nei confronti di quelle stesse divise che la Trenta dovrebbe tutelare.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la notizia lanciata dal Giornale in merito all’apertura di un’istruttoria nei confronti del generale che il 25 aprile aveva abbandonato le celebrazioni per la festa della Liberazione dopo i vergognosi attacchi dell’Anpi.
Istruttoria, fanno sapere fonti vicine a via XX Settembre, che non sarà l’unica. Pare, infatti, che saranno esaminate tutte le posizioni delle divise che si sono schierate dalla parte del generale dell’Aves perché «i militari devono restare fuori da dispute politiche».
Concetto che a febbraio scorso era stato espresso dal Cocer interforze per chiedere ai 5 stelle di non fare propaganda sulle spalle delle Forze armate, ma che proprio il ministro non aveva recepito.
Peraltro, qualche stretto collaboratore della Trenta si è preoccupato di informare qualche giornalista di come Riccò «già abbia altre istruttorie in corso». L’articolo completo prosegue qui >>> http://www.ilgiornale.it/news/politica/lultima-gaffe-e-lindagine-sul-generale-ricc-ora-ministro-1689124.html