Roma, 10 Gen 2015 – di Silvia Mancinelli – Se il terrorismo imbraccia kalashnikov e persiste nell’assalto all’Europa, all’Italia non resta che difendersi con le forbici. Le stesse con le quali, metaforicamente e in nome della crisi, si è tagliato in tema di sicurezza e controllo del territorio.
Quarantamila uomini in meno tra polizia, carabinieri e guardia di finanza, mezzi, presidi, ma anche specialità navali, cinofile, ippomontate e aeree eliminati o ridotti anche del 60%.
Dopo la strage in nome di Allah al giornale Charlie Hebdo e all’indomani di una nuova sparatoria, stavolta a Montrouge, il Bel Paese si prepara a mettere in pratica la chiusura già annunciata di 251 presidi della polizia di Stato. Per risparmiare su corsi, concorsi e stipendi 23mila quadri intermedi, 14mila ispettori e 9mila sovrintendenti, sono stati rimpiazzati da agenti semplici, decisamente più convenienti. Solo un agente su dieci viene mandato a fare il corso per svolgere il servizio sulle volanti, mentre a fronte dei 2500 andati in pensione due anni fa sono stati assunti l’anno scorso 1377 poliziotti. L’articolo prosegue qui >>> http://www.iltempo.it/politica/2015/01/09/combattiamo-l-isis-tagliando-i-poliziotti-1.1365851