Roma, 04 Feb 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Antonio Cosenza – Chi ha un tatuaggio può partecipare solo ad alcune condizioni. Seguiamo. – È stato appena bandito un nuovo concorso per la Polizia di Stato per il reclutamento di 1.650 allievi agenti. Un concorso molto atteso in quanto aperto anche ai civili (purché con meno di 26 anni di età e con un diploma di maturità).
Mentre per i requisiti del concorso per agenti della Polizia di Stato vi rimandiamo al nostro articolo di approfondimento, qui vogliamo concentrarci sulla questione riguardante l’esclusione dalla procedura per coloro che hanno un tatuaggio.
Come noto ci sono delle regole molto severe riguardo alla compatibilità tra tatuaggi e divisa; da tempo però questa questione è oggetto di controversia, tant’è che sono diverse le pronunce della giurisprudenza che fanno chiarezza sulla questione.
A tal proposito, vediamo quali sono le regole da seguire e quando un tatuaggio comporta la mancata idoneità al ruolo di allievo agente della Polizia di Stato.
Concorso Polizia di Stato: quando il tatuaggio comporta l’esclusione. Come noto, generalmente la regola vuole che in un concorso per il reclutamento allievi della Polizia di Stato, così come per qualsiasi altro corpo delle Forze Armate e di Polizia, il tatuaggio integra una causa di esclusione quando è collocato nelle parti del corpo non coperte dall’uniforme (divisa estiva).
Ultimamente questo principio è stato ribadito dalla sentenza 6640/2019 del Consiglio di Stato, quindi non sembrano esserci più dubbi a riguardo.
La presenza di un tatuaggio in una zona visibile, quindi, è sufficiente per giustificare l’esclusione del candidato dal concorso, indipendentemente dal soggetto e dalle dimensioni dell’immagine. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.money.it/concorso-Polizia-Stato-tatuaggio-puo-partecipare
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