Roma, 17 febbraio 2025 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – Una recente sentenza della consulta ha stabilito che i tagli alle rivalutazioni delle pensioni d’oro sono legittimi, ecco o dettagli.
Per la Corte Costituzionale è pienamente legittimo il taglio della rivalutazione delle pensioni superiori a quattro volte il minimo Inps (circa 2.100€ lordi al mese) del biennio 2023/2024. La legge n. 197/2022, infatti, con la quale il legislatore ha rivisto il modulo perequativo non ha leso i principi di ragionevolezza, proporzionalità e adeguatezza. La sentenza n. 19/2025 della Corte costituzionale ha dichiarato, pertanto, infondate le questioni di legittimità sollevate dalla Corte dei conti delle regioni Toscana e Campania.
In sostanza, per la Consulta, la garanzia della perequazione delle pensioni non annulla la discrezionalità del legislatore nel fissare il quantum di tutela di volta in volta necessario (non c’è alcun imperativo costituzionale che impone l’adeguamento annuale di tutte le pensioni). Inoltre, sull’effetto «trascinamento» (il fatto, cioè, che la perdita della rivalutazione di un anno produca, a cascata, effetti anche sulle successive rivalutazioni), la Corte ricorda al legislatore la possibilità di rimediare con le future manovre sulle pensioni.
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