Coronavirus: Il toccante racconto del militare che trasportò le vittime di Bergamo

Bergamo, 09 Mag 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – Tomaso Chessa ha scritto un lungo e commovente post per ricordare quelle vittime. (Segue articolo). – Era la notte tra il 18 e il 19 marzo scorsi, quando un corteo di mezzi militari sfilava tristemente per le vie di Bergamo, trasportando le salme delle persone decedute nella città lombarda a causa del nuovo coronavirus.

In quel momento, con la pandemia che ancora doveva raggiungere il picco, i morti erano troppi per il cimitero maggiore, con i militari che sono stati costretti a trasferirle altrove, anche fuori dalla Lombardia. Un’immagine che ha fatto il giro del mondo, mostrando una ferita enorme, uno squarcio nei cuori dei cittadini bergamaschi e di tutta Italia.

Dalla notte di quel terribile corteo sono passati quasi due mesi, la curva epidemica ha iniziato lentamente a scendere ed è partita la cosiddetta fase 2.

Ma c’è qualcuno che non ha dimenticato quel viaggio e soprattutto i suoi passeggeri. Si tratta di Tomaso Chessa, un militare sardo che era alla guida di uno dei mezzi dell’esercito trasformati in carri funebri a causa dell’emergenza coronavirus.

Un “Caronte” moderno che si è trovato, suo malgrado, a dover fare la spola tra Bergamo e i forni crematori disponibili, in alcuni casi anche lontano dalla regione lombarda.

Il militare ha affidato al suo profilo Facebook un pensiero per quelle persone: “Quelle bare fanno parte di me, c’ho messo l’anima: vorrei un giorno conoscere i parenti di quei defunti. Ma la gente continua a non capire, facile dire qua non siamo a Bergamo”. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.today.it/attualita/coronavirus-militare-camion-bare-bergamo.html

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