Correttivi al riordino delle carriere, una grande confusione
e forse anche addio al principio di equiordinazione delle carriere FF.PP. e FF.AA.
Confusione – incertezza – e soprattutto mancanza di trasparenza
Sembra di rivivere quanto è accaduto nel 2017, quando i militari si sono trovati, fulmine a ciel sereno, un provvedimento di riordino contenente nei suoi “meandri” le penalizzazioni e “regali” a tutti ormai noti.
Dapprima aveva iniziato a circolare una documento SMD di natura “classificata” quasi a non voler rendere pubblici i lavori di stesura del provvedimento normativo, successivamente, un’articolato di natura evidentemente complessa che avrebbe richiesto alcuni mesi di analisi e confronti, che veniva approvato invece in pochi giorni .
Sembra stia accadendo la stessa cosa oggi con i correttivi al riordino.
Si assiste in primo luogo ad una prevalente assenza di trasparenza, lo S.M.D. convoca i Cocer per illustrare i contenuti dei correttivi consultando un articolato che, però, non rende pubblico. Le proposte di S.M.D. stravolgono le richieste invece avanzate dal Cocer Interforze (scarica i documenti – proposte COCER e S.M.D) ovvero dal personale.
A rendere ancora più incomprensibile la vicenda, a distanza di giorni compare in rete un documento di sintesi del Cocer Carabinieri radicalmente diverso da quello presentato dallo S.M.D. (qui a fianco il documento carabinieri pe), che per molti versi sembra accogliere le richieste dei Cocer ovvero del personale.
Ma cosa sta accadendo?
Il governo sta lavorando su due canali diversi? Una proposta estremamente penalizzante per le tre Forze Armate e una invece molto più “evoluta” per le forze di polizia? Oppure la proposta di S.M.D. è stata cambiata?
E perché non viene reso pubblico l’articolato relativo alle FF.AA.?
Un dato è certo, che il modus operandi adottato dalle istituzioni non si sposa prettamente con i concetti di trasparenza e correttezza amministrativa-politica.
Come del resto non sono mai state rese pubbliche le tabelle riassuntive dei costi relativi alle diverse ipotesi di correttivi, documenti base da cui partire per avviare un confronto dialettico e partecipativo degli organi di rappresentanza.
Si auspica quanto prima che vi sia una maggiore trasparenza sul procedimento di approvazione dei decreti legislativi e soprattutto sui loro contenuti, nella speranza che non venga mortificato il principio di equiordinazione ff.aa. e. ff.pp. sancito da tutte le deleghe legislative che si sono succedute dal 1995 a oggi.
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