Corte dei Conti, Approvazione del Bilancio dello Stato

Confermato Aumento Accessorie stipendi Dirigenti Forze Armate Comparto Sicurezza per 10 milioni di euro. 

Roma, 15 Mar 2022 – L’audizione alle Commissioni Riunite Bilancio del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati avvenuta a novembre 2021 propone l’esame del Bilancio per l’anno 2022 e il Bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024.

Tra i vari argomenti trattati dalla Corte dei Conti ci sono alcuni punti che riguardano anche le Forze Armate e Forze di Polizia, in particolare i ruoli dirigenziali.

Il documento conferma l’aumento delle accessorie stipendiali per i Dirigenti del Comparto Difesa e Sicurezza, motivando che questo aumento non è però nuovo, infatti già nel 2017 con il decreto legislativo n. 95 e successivamente con il DPCM del 21 marzo 2018 furono stanziati fondi. Per l’anno 2021 furono stabiliti altri 8 milioni di euro.

La Corte dei Conti ha dettagliato il favore di questo aumento come nuovo ed ulteriore impulso al percorso di incentivazione del personale dirigenziale delle Forze armate per lo svolgimento delle funzioni istituzionali che aveva preso le mosse nel 2017. Con stanziamenti per effetto indotto sulla Carriera dirigenziale del corpo di Polizia Penitenziaria di 58.065 euro nel 2018, di 116.130 euro nel 2019 e di 174.194 nel 2020.

La relazione segue poi con una ulteriore spiegazione affermando che con tale operazione si intende perseguire una sostanziale equiparabilità tra i trattamenti economici accessori ed incentivanti dirigenziali della Polizia penitenziaria in linea con quanto a suo tempo disposto dalla legge di bilancio per il 2019, che individuava il parametro giustificativo del finanziamento dell’accessorio del personale dirigenziale in base alla “specificità  delle funzioni e delle responsabilità dirigenziali connesse alle esigenze in materia di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, di immigrazione, di tutela economico-finanziaria, di difesa nazionale e di soccorso pubblico, al fine di incentivare il miglioramento dell’efficienza dei correlati servizi”, disponendo anche in quel caso un incremento del fondo dedicato di quasi 10 milioni a partire dal 2019 (articolo 1, comma 442, della legge 30 dicembre 2018, n. 145).

Quanto sopra descritto può trovare conferma nel documento redatto dalla Corte dei Conti a pagina 94 (che si può leggere a fine paragrafo). Disposizione, tra le altre, indicata nel documento redatto dal Governo e conosciuto come legge di Bilancio o DEF (Documento di Economia e Finanza) per l’anno 2022 al comma 619 dell’articolo 1.

Senza entrare nel merito delle funzioni o delle effettive attività svolte dal personale del ruolo Dirigente delle Forze Armate e Forze di Polizia, probabilmente la cifra stanziata è di una misura anche troppo piccola per garantire la “Specificità” di alcune funzioni svolte da tale personale.

Allo stesso modo, se analizziamo i fondi messi a disposizione per gli aumenti degli stipendi per tutto il Personale NON Dirigente delle Forze Armate e Forze di Polizia, stabiliti nella misura di circa 51 milioni di euro, sono esageratamente pochi per garantire un congruo aumento e per offrire equiparabilità nei trattamenti economici stipendiali e accessori, per dare un giusto incentivo al personale e soprattutto per garantire l’importante concetto di “Specificità” indicato dai relatori del documento ora esaminato presentato alle Commissioni Riunite di Bilancio del Senato e Camera dei Deputati.

Per il futuro servirà fare di più. Il rapporto riferito agli aumenti di stipendio tra Dirigenti e non Dirigenti è sempre più divergente, vedendo la forbice allargarsi sempre di più, specie in considerazione del fatto che, laddove il riordino delle carriere del 2017 ha stabilito il nuovo ordinamento riferito ai Dirigenti – da Maggiore in su – ha altresì consolidato le carriere del ruolo Marescialli con sviluppo direttivo ovvero riconoscendo quel ruolo funzionale, in particolare per i gradi apicali, che certamente non può coincidere con lo stipendio da questi percepito. Non solo, é “immorale” far finta di dimenticare, all’occasione, che il personale non Dirigente dei Comparti Difesa e Sicurezza è sempre più impegnato in attività connesse alle esigenze in materia di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, di immigrazione, di tutela economico-finanziaria, di difesa nazionale e di soccorso pubblico.

Al lettore ogni altra considerazione in merito.

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Delibera Audizione in Commissione Bilancio

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