Roma, 24 settembre 2022 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – La Corte dei Conti ha emesso una sentenza nei confronti di un ufficiale per aver usato l’auto di servizio per motivi personali.
La sez. giurisdizionale Umbria della Corte dei Conti (Scognamiglio relatore) con la sentenza n. 63 del 13 settembre 2022, interviene per condannare un dirigente pubblico per l’utilizzo improprio dell’auto di servizio [1].
Nello specifico, il danno erariale consistito in viaggi effettuati non per finalità istituzionali, bensì di andata e ritorno dalla sede di lavoro alla propria abitazione ed a viaggi di carattere personale, in violazione alla disciplina interna sull’utilizzo dei mezzi solo per finalità c.d. istituzionali.
In effetti, la “sensibilità” del tema è stato oggetto di un intervento ANAC in relazione a segnalazione relativa a presunte condotte illecite poste in essere in materia di utilizzo improprio dell’autovettura di servizio, disponendo la necessaria pubblicazione sul numero di auto posseduto dalle singole PA e sul loro uso, in quanto contribuirebbe ad assicurare la conoscenza del modo in cui le risorse pubbliche vengono utilizzate, in linea con il concetto di trasparenza secondo il modello FOIA.
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