Cronaca: Attacchi con i droni in Libia

Roma, 27 Apr 2019 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Mauro Indelicato – Leggiamo di seguito. – Tutto parte dalla denuncia di un unico sopravvissuto in Yemen di un attacco con un drone: la sua famiglia, dopo il raid, muore sotto le macerie di un edificio colpito dagli ordigni.

Lui è Faisal Ali Jaber: l’episodio è dell’agosto del 2012, quando ancora il paese non è attaccato dai Saud. Quel drone è di fabbricazione americana e fa parte di un’operazione volta a colpire chirurgicamente alcune basi di Al Qaeda. Ma invece, come detto, centra la casa di Ali Jaber ed un’intera famiglia viene sterminata.

La battaglia legale del cittadino yemenita. Il drone della morte è sì americano, ma parte dalla Germania: è qui che Ali Jaber decide di intentare la propria causa, chiedendo giustizia per i suoi familiari deceduti nel raid.

La causa legale dura parecchi anni, ma lo scorso 19 marzo culmina con una sentenza destinata a fare storia: è la Germania a dover pagare i danni al cittadino yemenita. Il governo del paese da cui parte un drone responsabile di un episodio luttuoso, quale quello occorso alla famiglia di Ali Jaber, ne è responsabile.

La sentenza è emessa dal tribunale amministrativo di Muenster, competente in quanto in questo distretto giudiziario vi è Ramstein, la cittadina che ospita una delle più importanti basi Nato in Europa.

È da qui che parte il drone killer, la sentenza è importante non solo perché riconosce responsabilità alla Germania, ma anche perchè in essa gli elementi per considerare come un’autentica violazione del diritto internazionale l’attacco nello Yemen vengono indicati come “considerevoli”.  L’articolo completo prosegue qui >>> http://www.occhidellaguerra.it/attacchi-con-i-droni-in-libia-l-italia-potrebbe-essere-sotto-accusa/

Condividi questo post