Cronaca: Carabiniere ucciso, forse fu attirato in una trappola

Roma, 08 Ago 2019 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Pier Paolo Milanese – Sembra che l’appuntamento telefonico che viene dato ai carabinieri fosse stato strategicamente un altro. (Segue articolo). – Si cercano nuove immagini, filmati e riscontri. Se qualcuno pensava che fosse chiara la dinamica prima dell’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, deve rivedere le sue convinzioni.

Contraddizioni, testimonianze e immagini che raccontano tutt’altre verità rispetto a quelle acquisite fino a questo momento dagli investigatori.

Gli inquirenti avrebbero trovato un’altra telecamera che molto probabilmente ha ripreso il passaggio di Finnegan Lee Elder e Christian Hjorth Natale, i due americani prima dell’omicidio del vicebrigadiere.

Sembra che l’appuntamento telefonico che viene dato ai carabinieri fosse stato strategicamente un altro, forse attirati appositamente in un luogo diverso.

L’unica certezza è che di questa storia sembra essere ritornati al punto di partenza. Nel frattempo i legali di Lee Elder, presunto assassino del carabiniere cominciano a svelare la loro linea difensiva.

Il giovane americano che ha ucciso con undici coltellate il vicebrigadiere in borghese punta sul “paventato pericolo”, per attenuare la sua posizione: “Temevo che mi strangolasse. Non avevo idea che fosse un carabiniere”.

Intanto a San Francisco in una conferenza stampa, gli avvocati della famiglia di Elder hanno puntualizzato: “È spiacevole, anche se comprensibile, che si sia giunti velocemente ad una valutazione di questo caso. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.ladomenicasettimanale.it/2019/08/06/carabiniere-ucciso-fu-attirato-in-trappola-appuntamento-in-un-luogo-diverso-da-quello-stabilito/

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