Cronaca: Crollo ponte Genova, considerazioni di Stelio Fergola

Genova, 19 Ago 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Stelio Fergola – La capacità del governo di passare dalle parole ai fatti: 42 morti costituiscono un’inadempienza grave. Seguiamo. –  Ho letto e sentito molto su quanto accaduto il 14 agosto al Ponte Morandi di Genova, crollato con uno spiffero, provocando 40 morti.

Ho letto e sentito le dichiarazioni del governo, di Conte, Di Maio e Salvini. Ho letto – ovviamente – della volontà dichiarata di revocare la concessione ad Atlantia Spa e di rimettere le autostrade in mano allo Stato. Ho letto, in modo più semplice, anche la banale richiesta di responsabilità su quanto avvenuto, i famosi “nomi e cognomi” che in Italia non arrivano mai.

Ho letto anche le giustificazioni provenienti dalla società privata – Atlantia, appunto – che gestisce le autostrade e che ora ha sulla coscienza decine di vite.

Ho letto chi, non senza fondamento, dice che revocare la concessione per il governo potrebbe essere impossibile, perché il contratto siglato nel 2002 imponeva regole ben precise e – soprattutto – penali plurimilardarie in caso di rescissione.

Ed è su quest’ultimo punto che vorrei concentrarmi: 20 miliardi, per la precisione. Quanto guadagnato dalla società nel 2017 moltiplicato per gli anni mancanti alla fine dell’accordo (2038).

Indipendentemente dalla liceità giuridica della richiesta, il vero problema è la firma che 16 anni fa ha inchiodato lo Stato italiano, autore di elargizioni a privati di ogni tipo, incluse le proprio le autostrade.

Un settore, quello dei trasporti, che non può essere dato in mano ad aziende impostate sul profitto. Perché lo Stato deve controllare i settori strategici dell’economia, i trasporti e anche molte aziende ad esse correlate. La favola dello Stato sprecone a prescindere crolla di fronte ai dati. L’articolo completo prosegue qui >>> http://www.oltrelalinea.news/2018/08/17/disastro-di-genova-liberiamo-lo-stato-dalla-sua-prigione/

 

 

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