Cronaca: Giuseppe Barcellona: “Ne uccide più la penna che la spada”

Roma, 10 Ott 2019 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Gian J. Morici – Leggiamo di seguito. – Accade spesso di leggere della solidarietà espressa dai politici ogni qualvolta un uomo in divisa muore per un incidente in servizio, durante un conflitto a fuoco, perché distrutto psicologicamente decide di togliersi la vita.

È la corsa alla solidarietà da parte di quel mondo politico sempre diviso, ondivago anche su temi che dovrebbero unire per trovare le soluzioni e che invece ci fanno assistere a una politica urlata che ha un unico scopo: raccattare qualche consenso togliendolo all’avversario.

Poi tutto finisce lì. Si torna sulle poltrone girando le spalle al dolore, alle lacrime di un bambino, di un genitore o di un coniuge.

La vita continua, in particolare per chi ricorre a quella solidarietà pelosa che altro non è che l’ipocrisia di quei tanti lacchè che, all’infuori delle promesse del momento, continueranno a non far nulla nascondendosi dietro una spessa barriera di conformismo e viltà.

Ma questa è la politica, quella inconcludente, quella della malafede che porta a speculare anche sui morti, quella della quale abbiamo scritto più volte dinanzi al dramma di una divisa che si suicida, dinanzi alla morte di chi si trova messo a un bivio tra salvare la propria vita – subendo tutte le conseguenze di una giustizia che appare sempre meno giusta – oppure lasciare al fato la decisione se vivere o morire, se una pallottola lo ferirà o se i suoi cari dovranno piangere dietro un feretro. L’articolo completo prosegue qui >>> http://www.lavalledeitempli.net/2019/10/07/giuseppe-barcellona-ne-uccide-piu-la-penna-la-spada/?fbclid=IwAR1SE_RsR6TnC6lPMAA_9y2aUpJkgQ8slPuaRO7z0h5GBJLa2Zy1l44X6Hc

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