Cronaca: Il caso dell’ufficiale francese arrestato per spionaggio

Roma, 02 Set 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Franco Iacch – Ecco come si comportano i nostri servizi segreti. (Segue articolo). – Un ufficiale francese di stanza presso il comando NATO di Napoli è sospettato di aver trasmesso documenti “ultra sensibili” ai servizi segreti russi.

Se così fosse, perché elementi del GRU girerebbero in Italia? E tutto ciò davanti una inconsapevole intelligence italiana?

Dalla Convenzione di Vienna alle regole non scritte. Il Ministro della Difesa francese Florence Parly ha confermato che “è in corso un’indagine per violazioni della sicurezza nei confronti di un alto ufficiale”.

E’ stata Europe 1 a riportare che il militare francese avrebbe contatto una spia russa e passato a quest’ultima dati classificati. Secondo i media stranieri che per primi hanno riportato la notizia, i due potrebbero essersi incontrati sul suolo italiano.

Se così fosse, perché elementi del Glavnoe Razvedivatel’noe Upravlenie o GRU (e, quindi, anche di altri Paesi) girerebbero in Italia? E tutto ciò davanti una inconsapevole intelligence italiana?

I riflettori accecano. Il tribunale dei social sembrerebbe aver emesso la sua sentenza, tuttavia sarebbe opportuno chiarire un punto: ogni ambasciata del mondo implementa nel suo organico anche dei funzionari dell’intelligence.

I governi, considerando che tutti i Paesi lo fanno, “chiudono un occhio” su ciò che accade all’interno delle ambasciate in base ad un’intesa non scritta.

Tuttavia questa comprensione arriva solo fino ad un certo punto: finisce se accade qualcosa di palesemente illegale (ecco perché ogni tanto sentiamo parlare di espulsione di diplomatici). Finisce quando si supera il confine diplomatico-spia. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.ilgiornale.it/news/mondo/i-servizi-segreti-stranieri-girano-impunemente-italia-1886666.html

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