Cronaca: Il medico militare da Pordenone alla Lombardia nel cratere del Coronavirus

Roma, 07 Apr 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Natascia Gargano – All’interno il video dell’intervista. (Segue articolo). – Quando mi hanno chiamato ho subito pensato che era arrivato il mio momento”. Luigi Selvaggi, 29 anni, è un capitano dell’Esercito di stanza alla caserma Mittica di Pordenone -Brigata Ariete- ed è uno dei medici militari che stanno dando il loro contributo nell’emergenza. Da dieci giorni è in servizio all’ospedale di Alzano Lombardo, nel cuore della crisi, tra i comuni della bergmasca più colpiti.

Che situazione ha trovato? Qual è stata la sua prima impressione? E’ una situazione surreale. Ritrovarsi un ospedale pieno di persone tutte con una polmonite virale. Inoltre ritrovarsi ad operare indossando dpi per 6-8-12 ore richiede uno sforzo fisico molto importante. Mantenere la lucidità richiede un grosso sacrificio.

Finito il turno, resta isolato nella sua camera. In quel territorio sono centinaia i sanitari che sono stati contagiati. Metto in conto che c’è il rischio di contagiarsi.

Racconta anche dell’impegno emotivo nel trattare pazienti gravamente malati lontani dai loro cari. “Ho notato quanto può essere fondamentale il ruolo dei sanitari nel fare da anello di congiunzione tra le persone ammalate e i parenti. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.rainews.it/tgr/fvg/video/2020/04/fvg-intervista-medico-militare-9600c9cc-e3f4-49e2-b6d9-75302a2912f0.html

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