Roma, 20 Mag 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Floriana Bulfon – Il nostro Paese investe meno per rafforzare la propria sicurezza cibernetica. In una statistica dagli Stati Uniti l’Italia è nella top ten tra gli stati più minacciati dai criminali informatici. (Segue articolo). – La finestra di palazzo Verospi a Roma, per lungo tempo dimora del poeta inglese Shelley, è illuminata fino a sera.
È l’ufficio di Roberto Baldoni, il nuovo vice direttore del Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza con delega alla cybersecurity. Lui, primo professore a entrare ai vertici dei servizi segreti, è stato chiamato per arginare gli attacchi informatici al nostro Paese.
«Siamo immersi nello spazio digitale, ognuno deve fare la propria parte. Dobbiamo ragionare come squadra, finora tutti si sono isolati». È la ricetta che Baldoni ha elaborato sin dai tempi dell’università. Poco prima di nominarlo hanno però approvato un ordinamento interno: stabilisce che il professore non sia inserito nel circuito delle acquisizioni dell’intelligence.
E così non è venuto a conoscenza delle informazioni, di natura classificata, sull’incursione dello scorso dicembre all’ambasciata di Berlino e su quella più recente di Parigi. Non è ancora chiaro di cosa si siano impossessati i criminali informatici, ma il professore non ha avuto alcun elemento per lavorarci.
«C’è una certa ritrosia a condividere i dati con lui, soprattutto da parte di quelli che concorrevano al suo posto», commentano alcuni 007. L’articolo completo prsoegue qui >>> http://espresso.repubblica.it/attualita/2018/05/14/news/cybersecurity-dimezzata-l-italia-nel-mirino-dei-criminali-informatici-1.321851?ref=HEF_RULLO