Roma, 15 giugno 2024 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – La prima giornata del summit vede subito affrontare uno dei principali argomenti, gli aiuti forniti alla russia per la guerra in ucraina.
Anche la Cina è stata protagonista del G7 italiano, su questo ci sono pochi dubbi. Il giorno dopo il per nulla scontato, e per questo fondamentale, accordo sull’uso dei beni russi per garantire il prestito da 50 miliardi all’Ucraina, i Grandi della Terra hanno rivolto le loro attenzioni a un altro convitato di pietra, la Cina. E qui, nelle ore in cui a Pechino prepara la risposta ai dazi dell’Europa sulle auto elettriche (nel mentre è partito un ricorso al Wto), il messaggio partito da Borgo Egnazia con destinazione Dragone è inequivocabile. La Cina deve smetterla di giocare sporco e portare avanti politiche di che di commerciale hanno ben poco.
In tal senso i leader del G7 convenuti in Puglia hanno denunciato la “sovracapacità produttiva della Cina, che sta inondando i mercati occidentali con prodotti sovvenzionati a basso costo”, si legge in un passaggio di una dichiarazione provvisoria, che verosimilmente andrà a incastonarsi nello statement finale. I Grandi, in particolare, hanno espresso “preoccupazione per politiche e pratiche non di mercato” che portano a “conseguenze globali, distorsioni di mercato e a una dannosa sovracapacità in un numero crescente di settori”.
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