Roma, 4 maggio 2025 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – Interessante intervento a protezione della città di Roma contro terroristi per eventuali attentati biologici, qui entra in gioco il Battaglione San Marco…
Nel cuore della notte, un team della Brigata Marina San Marco, proiettato da Nave San Marco, ha risalito il Tevere in modalità “riverine”, penetrando la periferia occidentale di Roma per neutralizzare una cellula terroristica sospettata di voler contaminare l’impianto irriguo di Ponte Galeria con una sostanza chimica. L’azione, parte dell’esercitazione “Mare Aperto 25”, è avvenuta discretamente qualche settimana fa, e ha incluso un contatto a fuoco e il rilascio simulato di agenti contaminanti, con l’intervento successivo del Comando Tutela Ambientale dei Carabinieri per campionamenti e analisi forensi.
Non è solo addestramento: è dimostrazione della crescente centralità delle minacce Cbrn (Chimiche, Biologiche, Radiologiche e Nucleari) nei moderni scenari di guerra ibrida, urbana e non convenzionale. E conferma, al tempo stesso, che l’Italia si sta attrezzando per affrontare le sfide più sofisticate della sicurezza globale.
Biotecnologie e minaccia strategica: il warning dagli Stati Uniti
L’iniziativa italiana si inserisce in un contesto internazionale sempre più consapevole della vulnerabilità sistemica rispetto a minacce invisibili ma letali.
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