Difesa: CNA Esercito, il mastodontico sistema dalle gambe d’argilla

Roma, 12 Set 2019 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Giorgia Ferri – La faccenda dei mancati rimborsi ai dipendenti del Centro Nazionale Amministrativo dell’Esercito. (Di seguito l’articolo). – È cambiato il nome ma non la sostanza e, se si voleva eguagliare il CNA Carabinieri (Centro Nazionale Amministrativo Carabinieri), conviene ritentare al prossimo giro. Perché quello funziona, questo no.

Colui il quale si è dimostrato duro d’orecchi è il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito al quale facevamo appello nel precedente articolo (leggi qui) domandandogli lumi circa la risoluzione della vicenda dei nuovi “figli della serva”: i dipendenti della suddetta macchina operativa dello Stato Maggiore Esercito.

Purtroppo, ad oggi, non abbiamo ottenuto risposte, tantomeno chiarimenti, men che meno informazioni circa i tempi di risoluzione.

Per rinfrescare la memoria un po’ a tutti, la beffa delle beffe è stata orchestrata per il mese di agosto: quando gli emolumenti promessi, pari a 500 euro lordi, sono stati elargiti a tutto il personale della Forza Armata, fatta eccezione per coloro i quali lavorano ed operano nel CNA Esercito. E già basterebbe questo per classificare l’intero sistema come approssimativo, lacunoso, e terribilmente ingiusto.

Il CNA è una cattedrale nel deserto. Un luogo decentrato, creato appositamente per essere isolato, lontano dal sistema NoiPA (sistema informatico che il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha realizzato per gestire i processi di elaborazione, liquidazione e consultazione degli stipendi del personale della Pubblica Amministrazione). L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.sassate.it/cna-esercito-sistema-argilla/

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