DIFESA EUROPEA/Brexit, porta aperta per difesa comune Ue

Roma, 12 mag 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Alberto Battaglia – IN EVIDENZA: difesa europea, Brexit, Pesco – Dopo la Brexit gli accordi militari europei sulla difesa comune potrebbero essere estesi a Paesi anche fuori dall’Unione Europea: i vari ministri degli stati membri discuteranno questa proposta il prossimo giugno. E’ quanto si legge in un documento ottenuto da Politico. Nel dettaglio, la proposta consentirebbe a paesi terzi di “essere invitati, all’unanimità e caso per caso, dagli stati membri verso un progetto della Pesco ”. La Pesco è la Cooperazione Strutturata Permanente che l’anno scorso ha sviluppato le convergenze militari di 25 stati membri Ue. Attualmente tale cooperazione è applicata in 17 differenti progetti. Ad appoggiare l’ipotesi che alla Pesco possano partecipare anche Paesi esterni all’Ue, come la Norvegia o il Regno Unito post-Brexit, sono 10 stati: Lituania, Estonia, Lettonia, Polonia, Slovacchia, Repubblica Ceca, Bulgaria, Portogallo, Svezia e Finlandia. Più attendiste sarebbero, a quanto risulta dalle indiscrezioni della testata americana, le posizioni di Francia e Germania. Queste ultime vorrebbero, prima di appoggiare tale proposta, dare forma alla Brexit. La possibilità di proseguire progetti militari congiunti con il Regno Unito, al di fuori dalla cornice della Nato, permetterebbe di mantenere un rapporto privilegiato con il Paese che attualmente destina alla difesa le maggiori risorse in tutta Europa. “Alcuni progetti Pesco possono beneficiare della partecipazione di paesi non Ue affinché mettano a disposizione capacità, competenze specifiche o contributi finanziari utili per lo sviluppo o le operazioni”, si legge nel documento citato da Politico. L’articolo completo prosegue qui >>> http://www.wallstreetitalia.com/brexit-porta-aperta-per-difesa-comune-ue/

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