Difesa: Riordino dei ruoli, saranno i giovani a pagarne il prezzo

Roma, 09 Giu 2019 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Giorgia Ferri – Regna un clima d’incertezza e preoccupazione in via XX Settembre. Segue. – Pare che dagli ultimi incontri avuti con gli altri dicasteri, questi avrebbero storto il naso alla richiesta avanzata e combattuta a denti stretti dai vertici del ministero della Difesa.

Neanche lo sciopero della fame del luogotenente Fico è valso a qualcosa e il presidente Conte parrebbe non avere poi così tanta forza nei confronti del suo ministro Salvini nel posticipare la delega dei correttivi (che avrebbe la sua naturale scadenza il 30 settembre).

Tantomeno nel reperire ulteriori risorse per porre rimedio allo scempio creato dal precedente provvedimento che prometteva la panacea del male subìto dal personale in termini di carriera.

Eppure il presidente Conte ha ricevuto il Consiglio Centrale della Rappresentanza, e il ministro Trenta è stata chiara circa la necessità e le priorità del suo Ministero, ma il ministro dell’Interno, a quanto pare, avrebbe la meglio.

A cosa serve diversificare i ruoli se poi un ministro designato per un dicastero si occupa delle “faccende” di altri dicasteri sui quali, almeno in teoria, non avrebbe alcun “potere” da esercitare?

E perché se qualcuno avanza delle rimostranze nei confronti del suo lavoro viene bollato e rimesso in riga? Stiamo parlando di ambivalenza, oppure, le “reprimende” e i divieti sono soltanto a senso unico?

Qui si tratta di “peso specifico” e di “potere” e di conseguenza di chi ne ha di più da esercitare. Non vogliamo pensare che l’incontro avvenuto tra il Premier Conte e il Co.Ce.R. sia stata una farsa. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.sassate.it/riordino-dei-ruoli-a-pagarne-il-prezzo-saranno-i-giovani/

 

 

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