Roma, 25 Apr 2019 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Giancarlo Pittelli – Una reazione comprensibile e apprezzabile, atteso che le Forze Armate dipendono dal Presidente della Repubblica e dal Ministro della Difesa e non certo dal Ministro dell’Interno. (Segue articolo). – Dobbiamo dire subito che in questa circostanza abbiamo fortemente apprezzato l’operato dei Vertici militari e della Ministra della Difesa, E. Trenta.
Ci riferiamo alla schiena dritta mostrata in una vicenda, quella avvenuta nella settimana di Pasqua, che ha avuto davvero dell’incredibile, che ha rischiato peraltro di aprire un pericolosissimo conflitto istituzionale e della quale non si ricordano episodi analoghi nel passato più o meno recente della storia del nostro Paese. Ma vediamo i fatti.
Lo scenario di partenza è quello che fa riferimento alla crisi che sta vivendo oggi la Libia e alla guerra civile che si è scatenata dopo l’offensiva lanciata dal generale Haftar per prendere Tripoli.
C’è un rischio reale per il nostro Paese, e lo ha ricordato lo stesso premier libico Al Sarraj, che ha detto che “800.000 migranti” potrebbero raggiungere le nostre coste per fuggire dalla guerra e dai suoi drammi.
Ebbene, di fronte a questa evenienza, che creerebbe evidentemente non pochi problemi nel pieno della campagna elettorale per l’elezione del nuovo Parlamento europeo che si dice decisiva per i futuri equilibri interni ed europei, cosa fa il Ministro dell’Interno Salvini?
Al fine di scongiurare possibili sbarchi nei nostri porti, predispone la sua terza “direttiva”, datata 15 aprile e cucita questa volta addosso alla nave Mare Ionio della ong Mediterranea Saving Humanns (ripartita pochi giorni fa da Lampedusa verso la Libia), affidandone ai suoi destinatari l’esecuzione “a partire da ogni possibile forma di notificazione ed intimazione agli interessati, e la stretta osservanza”. L’articolo completo prosegue qui >>> https://flpdifesa.org/2019/04/la-forte-reazione-dei-vertici-della-difesa-capo-di-smm-capo-di-smd-e-ministra-alla-direttiva-salvini-del-15-aprile-predisposta-al-fine-di-scongiurare-possibili-sbarchi-di-rifugiati-nei-porti-italia/