Roma, 25 Apr 2021 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Andrea Leccese – Avv. Vele: “Con riguardo ai reati sessuali, deve trattarsi cioè di condotte commesse da appartenenti alle Forze armate, in ambito militare e ai danni di altri militari”. (Segue articolo). – Qualche giorno fa ho ritrovato in un cassetto una mia foto scattata a Lourdes durante un pellegrinaggio militare alla fine degli anni Novanta. Ricordo bene la meraviglia nel vedere allora le donne in divisa delle altre nazioni europee. Ora mi rendo conto che quel mio stupore misurava l’arretratezza del nostro Paese.
Il diritto di tutti i cittadini, dell’uno e dell’altro sesso, di accedere agli uffici pubblici in condizioni di eguaglianza era scolpito a chiare lettere nell’art. 51 della Costituzione del 1948, ma nell’ordinamento militare (e non solo) esso era ostacolato da una normativa dettata dal pregiudizio che determinate attività non siano adatte alla natura della donna.
Per l’attuazione del principio costituzionale abbiamo dovuto aspettare il 2000 quando l’Italia, ultima tra i Paesi della Nato, ha finalmente aperto le porte delle Forze armate al reclutamento femminile.
A vent’anni da quella riforma “epocale”, non possiamo non registrare con preoccupazione un altro ritardo, che consiste nel mancato adeguamento del vetusto codice penale militare (1941) alla presenza sempre maggiore di donne, che sono oggi oltre il 7% dell’intero organico.
Questa grave lacuna normativa è stata più volte rilevata da Marco De Paolis, attualmente Procuratore generale militare presso la Corte d’Appello di Roma.
Ma qualcosa si muove in Parlamento, dove dal 10 marzo scorso è iniziato l’esame, nelle Commissioni congiunte Difesa e Giustizia, di due disegni di legge che prevedono l’introduzione nel codice penale militare di pace di reati corrispondenti a quelli di violenza privata, violenza sessuale e atti persecutori (stalking). L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/04/24/forze-armate-qualcosa-si-sta-muovendo-per-la-tutela-delle-donne/6172865/