Roma, 31 gennaio 2025 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – Pare che sia una delle fresi ricorrenti del discorso fatto dal Generale Masiello alle Commissioni parlamentari, le idee non hanno gradi.
Presso la Commissione Difesa, mercoledì 29 gennaio, il capo di stato maggiore dell’Esercito, generale Carmine Masiello, ha nuovamente esposto con chiarezza le previsioni e le linee guida sul futuro della Forza Armata. Le sue parole fanno eco a quelle pronunciate durante l’inaugurazione dell’Anno Accademico degli Istituti di Formazione dell’Esercito, il 22 ottobre, quando aveva rivolto un invito schietto ai suoi uomini, esprimendo approvazione per “parole che si volevano sentire”.
Tra pace e guerra
Il capo di stato maggiore ha ribadito che l’Esercito esiste per prepararsi alla guerra, pur essendo impegnato in missioni di pace, come in Libano. Ha sottolineato l’importanza della prontezza operativa e valutato il ripristino della denominazione “Scuola di Guerra”, sostituita dal 1997 con il Decreto Legislativo 30 dicembre 1997, n. 490, che ha istituito il “Corso di Stato Maggiore ISSMI”. Ha inoltre evidenziato come la tecnologia sia oggi il fattore decisivo nei conflitti moderni, affermando che chi possiede un vantaggio tecnologico ha la vittoria in mano, mentre il resto diventa irrilevante.
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