Roma, 17 febbraio 2024 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – Argomento di interesse per la politica estera, la sua importanza trae attenzione per il progresso della guerra in Ucraina e per le prossime elezioni presidenziali in Russia.
Difficile dire cosa può accadere dopo la sua morte, ma è un ulteriore elemento che si aggiunge alla mancata ammissione alle elezioni presidenziali di Boris Nadezhdin e al movimento delle donne dei cittadini mobilitati e inviati al fronte: un messaggio, forse, di terrore, che però potrebbe rendere evidente come un possibile cambiamento in Russia non sarà pacifico
Alexey Navalny è morto. La notizia proveniente dalla colonia penale n. 3 nel villaggio di Kharp, nel distretto autonomo di Yamal-Nenets, ha già fatto il giro del mondo nei suoi dettagli al momento fumosi: il leader politico sarebbe stato male durante l’ora d’aria, e i soccorsi nulla hanno potuto per salvargli la vita.
Secondo Margarita Simonyan, direttrice di Russia Today, media di propaganda del Cremlino, a causare la morte di Navalny sarebbe stato un trombo, particolare non confermato dal Servizio federale penitenziario. Anche se fosse così, però, vi è da chiedersi se i 300 giorni e più trascorsi in cella di rigore per infrazioni di poco conto come la giubba non abbottonata a dovere o una parolaccia di troppo non abbiano influito sulle condizioni.
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