Roma, 01 Mar 2019 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – (Fonte Nuova Bussola Quotidiana) – di Gianandrea Gaiani – Leggiamo di seguito. – Nuova capriola dell’Amministrazione di Donald Trump sul tema caldo del ritiro dei 2mila militari Usa schierati in Siria che divide Washington dagli alleati Nato e la Casa Bianca dal Pentagono.
Trump ha infatti deciso di lasciare circa 400 militari americani in Siria a tempo indefinito, come ha detto il 23 febbraio un funzionario della Casa Bianca precisando che di questi militari, 200 saranno “peacekeeper” nel nord della Siria dove dovrebbero con la loro presenza offrire garanzie ai curdi contro il rischio di offensive turche.
Altri 200 saranno dislocati nella base Usa di al-Tanf, vicino al confine siriano con la Giordania e l’Iraq. Una posizione strategica lungo la strada che unisce Baghdad a Damasco presidiata da miliziani siriani addestrati dagli USA in Giordania. Il controllo di al-Tanf consentirà agli USA di monitorare i movimenti delle milizie filo iraniane e di impedire la completa continuità geografica alla cosiddetta “mezzaluna scita” che si estende dall’Iran al Libano del Sud attraverso Iraq e Siria.
In precedenza la portavoce di Trump, Sarah Sanders, in una nota aveva detto che sarebbero rimasti solo 200 “peacekeeper” in Siria dopo il ritiro del grosso delle forze Usa.
Trova quindi almeno parziale conferma lo scetticismo con cui Mosca aveva accolto l’annuncio di Trump circa il ritiro delle forze statunitensi dai territori orientali siriani dopo la sconfitta dello Stato Islamico.
Per compensare la riduzione delle forze USA, Trump sta cercando di convincere Francia, Germania e Gran Bretagna a rafforzare i contingenti che al momento affiancano gli statunitensi in appoggio alle milizie curde e arabe delle Forze Democratiche Siriane. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.analisidifesa.it/2019/02/trump-lascia-400-militari-in-siria-ma-vuole-anche-truppe-europee/