Roma, 25 gennaio 2025 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – La società Lockheed Martin aggiorna il velivoli F35 e F22 capaci di gestire anche droni gregari, queste nuove tecnologie avvicinano alla sesta generazione di velivoli da combattimento.
Questi droni, detti gregari (loyal wingman, in inglese), rappresentano il futuro delle flotte aeree di grandi dimensioni. Non solo perché più economici e producibili su vasta scala, ma anche perché le loro diverse funzioni (Isr, supporto di fuoco, guerra elettronica, rifornimento in volo) permetteranno a un singolo operatore umano di coordinare interi sciami di droni gregari dal cockpit del proprio caccia. In questa prospettiva, Lockheed Martin ha annunciato di aver condotto con successo una serie di test volti a testare tali capacità, sfruttando gli attuali velivoli di quinta generazione. Gli F-35 Lightning II e gli F-22 Raptor sarebbero infatti ora perfettamente in grado di operare e condurre operazioni congiunte con velivoli gregari a pilotaggio remoto (crewed-uncrewed teaming). L’obiettivo di questi test è duplice: da un lato c’è la volontà di sperimentare tecnologie innovative sfruttando quanto c’è di già disponibile (F-35 e F-22), dall’altro quello di procedere a integrare capacità pensate per la sesta generazione già nei velivoli di quinta, anche in considerazione dei molteplici dubbi circa le tempistiche di sviluppo e produzione dei venturi caccia avanzati.
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