F35: Ancora fuoco amico, il punto di Leonardo Tricarico

Roma, 23 Gen 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Leonardo Tricarico – Tricarico: “Due secondo me sono i punti fondamentali della vicenda da tenere in seria, attenta e preliminare considerazione”. Vediamo quali. (Segue articolo). – Uno dei danni irreversibili, o riassorbibili solo nel medio/ lungo termine, prodotti dalla precedente amministrazione della Difesa è stato quello di aver causato la rottura di un equilibrio da sempre precario, ossia i rapporti tra Marina e Aeronautica, fino ad allora corretti nella forma, e talvolta anche nella sostanza, ma sempre circospetti e poco distesi.

Con una decisione anche tecnicamente errata, perché non sostanziata da alcun razionale criterio di impiego operativo, Trenta infatti decise di mutare il criterio -consolidato da sempre- di assegnazione degli F35 a decollo corto ed atterraggio verticale, dirottando alla Marina il velivolo appena uscito di fabbrica destinato all’Aeronautica.

Stando a quanto riportava ieri il quotidiano online Sassate.it, sembra che il capitolo si sia riaperto e nel peggiore dei modi. Secondo la testata diretta da Guido Paglia, il Capo di Stato Maggiore della Marina è “furibondo” perché il capo di SMD “Enzo Vecciarelli ha stabilito che i nuovi F35 a decollo verticale saranno consegnati alternativamente, uno alla Marina ed uno all’Aeronautica”.

E che di conseguenza “Cavo Dragone (capo della Marina ndr) ha deciso di investire della questione il Ministro Lorenzo Guerini”.

Due secondo me sono i punti fondamentali della vicenda da tenere in seria, attenta e preliminare considerazione: il primo riguarda l’osservanza delle regole della subordinazione gerarchica. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.huffingtonpost.it/entry/f35-ancora-fuoco-amico_it_5e26ca2ec5b674e44b9d8f5a

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