Roma, 04 Mag 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Fiorenza Sarzanini – All’interno la circolare del Viminale. Segue. – Entra in vigore domani il dpcm del 26 aprile, che dovrebbe far ripartire una buona parte delle attività produttive e industriali.
Le restrizioni, però, si allenteranno ma solo in parte (e poi c’è il nodo delle ordinanze locali). Il Viminale ha diffuso una circolare, destinata ai prefetti, dove specifica tutte le misure da applicare a partire dal 4 maggio. E conferma che si può utilizzare il vecchio modulo per l’autocertificazione. Ecco cosa prevede.
Il modulo dell’Autocertificazione. Si può usare il vecchio modulo dell’autocertificazione e per rispetto della privacy non devono essere indicate le generalità dei «congiunto» dai quali si va in visita.
Ecco le regole per compilarlo: 1. Riempire tutti gli spazi sull’identità della persona che effettua lo spostamento;
2. Compilare l’indirizzo da cui è cominciato lo spostamento e quello di destinazione; 3. riempire tutti gli spazi barrando la casella “situazione di necessità”; 4. nello spazio “a questo riguardo dichiara che…” specificare che si tratta di una visita a un “congiunto” inserendo soltanto il grado di parentela ma non l’identità.
Lavoro. L’autocertificazione può essere sostituita dal tesserino del lavoro oppure da una dichiarazione che però dovrà essere riscontrata. Lo conferma il Viminale nella circolare (qui il testo integrale) in cui elimina la possibilità di chiedere al prefetto l’apertura in deroga delle aziende. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.corriere.it/cronache/20_maggio_03/coronavirus-regole-4-maggio-ecco-circolare-viminale-89edbcda-8d27-11ea-876b-8ec8c59e51b8.shtml