Genova, 8 mag 2013 – La procura di Genova ha aperto un’inchiesta sull’incidente al porto causato dalla nave della Linea Messina “Jolly Nero” che si è schiantata ieri notte intorno alle 23.30 uscendo dal porto contro la palazzina piloti. La nave è stata posta sotto sequestro e il comandante è stato interrogato dal pm. Dalle prime testimonianze raccolte, sembrerebbe che due motori si siano bloccati e che la nave sia pertanto divenuta ingovernabile.
Il bilancio dell’incidente è drammatico: al momento sono tre le vittime accertate, due marinai della Capitaneria trentenni e un pilota cinquantenne, quattro i feriti e sei dispersi. All’interno della palazzina al momento dell’impatto, avvenuto durante il cambio turni c’erano circa 14 persone. Almeno una decina di sommozzatori dei Vigili del fuoco sono impegnati nelle ricerche, mentre un pontone meccanizzato è stato portato nella zona della torre crollata. Dei quattro feriti, due sono stati ricoverati in codice rosso. Sono stati portati all’ospedale Galliera e all’ospedale Villa Scassi di Sampierdarena.
Intanto il sindaco Marco Doria ha proclamato il lutto cittadino per il «gravissimo incidente avvenuto nel porto, che colpisce l’intera città». «Mentre sono in corso le operazioni di ricerca dei dispersi – ha comunicato nella notte il Comune di Genova -, il sindaco esprime il cordoglio dei genovesi ai familiari di coloro che hanno perso la vita nello svolgimento del proprio lavoro. L’amministrazione comunale proclama il lutto cittadino nelle forme che saranno definite nelle prossime ore».
Gli aggiornamenti
Identificata la prima vittima
Si chiama Daniele Fratantonio, era un giovane marinaio della Capitaneria trentenne, originario di Rapallo. Al momento dell’incidente era all’interno della Torre Piloti.
Il porto si ferma
Gli operatori del porto di Genova si fermano in segno di lutto. Si fermeranno le attività e i lavoratori della Culmv. Resteranno attivi solo i traghetti che continuano a entrare e uscire dal porto di Genova. La durata dello sciopero dei lavoratori della Compagnia Unica dovrebbe essere fino alle 13, ovvero il primo turno.
Continuano le ricerche
Alle 4 del mattino undici squadre dei vigili del fuoco in azione alla ricerca dei dispersi, attualmente a quota sei. Tre di loro sarebbero rimasti intrappolati nell’ascensore della torre di controllo, anche questo precipitato in mare. Un gruppo di sommozzatori sta lavorando ininterrottamente grazie anche a un pontone munito di gru.
Merlo: «La nave non doveva essere lì»
«È davvero difficile riuscire a spiegare cosa sia successo, perché la nave non doveva essere lì»: lo ha detto il presidente dell’Autorità portuale di Genova Luigi Merlo, che in porto segue le operazioni di ricerca dei dispersi. «La nave stava uscendo, di questo siamo certi. Ma una nave di quelle dimensioni – ha affermato Merlo non fa manovra lì. È davvero inspiegabile al momento quanto successo».
Un testimone: «La torre è venuta giù di colpo»
La Torre piloti del porto di Genova «è venuta giù di colpo», subito dopo essere stata urtata dalla Jolly Nero. Questa la testimonianza di un testimone oculare di quanto avvenuto ieri sera. R.G. è una delle guardie giurate in servizio al check point del molo Giano. Ed era da poco entrato in servizio quando si è verificato l’incidente. «Saranno state le 23, o pochi minuti dopo. Ero nell’ufficio del check point quando ho sentito come un boato e subito dopo tre ragazzi passare di corsa, urlando spaventati: “La torre! La torre!”. Sono uscito e la torre non c’era più, al suo posto c’era la prua della nave».
L’incidente
Una nave porta-container in uscita dallo scalo ha sbagliato manovra, ha urtato la torre-piloti del porto e almeno tre persone sono morte, sei sono rimasti feriti e altre disperse in mare. Il bilancio dell’incidente è ancora provvisorio, ma un dato è certo: in porto a Genova un episodio del genere non era mai avvenuto. Erano da poco passate le 23:30 quando la Jolly Nero, una nave porta container della linea Messina stava lasciando lo scalo.
Per cause che sono ancora tutte da accertare, la nave ha sbagliato manovra ed è di fatto “entrata” dentro la Palazzina piloti, dove operano e vivono molti dei piloti della Capitaneria di Porto di Genova. In seguito all’urto la torre si è inclinata di 45 gradi, e molte persone o sono rimaste intrappolate all’interno, o sono cadute in mare.
«Siamo sconvolti, una cosa così non era mai successa nell’intera storia del nostro gruppo» ha detto l’armatore, Stefano Messina, quasi piangendo. «Siamo senza parole, disperati». Messina è subito accorso in porto appena saputa la notizia. Con lui sono arrivate anche le autorità cittadine, a cominciare dal sindaco, Marco Doria, e dal presidente dell’Autorità Portuale di Genova, Luigi Merlo.
La Procura di Genova ha ovviamente aperto un’inchiesta sulla tragedia. Il sostituto procuratore della Repubblica intervenuto sull’incidente, Walter Cotugno, ha posto sotto sequestro la nave e, ancora in porto, ha interrogato il comandante. Tutte da accertare le cause. Dalle prime testimonianze raccolte, sembrerebbe che due motori si siano bloccati e che la nave sia pertanto divenuta ingovernabile.
La torre è stata colpita dal fianco sinistro della poppa della nave, in quel momento carica di container. L’incidente è avvenuto al Molo Giano. Numerosissimi i mezzi dei vigili del fuoco, delle forze dell’ordine e dei soccorritori intervenuti in porto, decine le pilotine utilizzate per perlustrare il bacino alla ricerca dei dispersi: almeno tre di loro sarebbero rimasti intrappolati nell’ascensore della palazzina. Dal sito: http://www.ilsecoloxix.it