Roma, 6 gennaio 2025 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – Dopo l caduta del regime di Assad, la Siria vive un una situazione di incertezza politica, ancora non si sono palesate forze politiche chiare e la situazione militare è sempre attenzionata.
L’8 Dicembre 2024, il Presidente siriano Bashar Hafiz al-Assad abbandonava occultamente Damasco, mettendo fine a ventiquattro anni alla guida della Repubblica Araba di Siria, di cui almeno dodici di guerra civile. Il crollo inaspettato e repentino del regime siriano conseguiva primariamente al collasso del suo apparato militare sotto la fulminea avanzata di un’articolata coalizione di milizie ribelli ed è stato seguito da una serie di azioni militari estremamente significative, dalle rilevanti implicazioni tattiche, operative e strategiche, volte a rimodellare il teatro siriano.
L’offensiva decisiva per le sorti del regime di Assad, denominata Deterrence of Aggression, è stata condotta da una coalizione di formazioni ribelli, riunite sotto il nome di Al-Fatah al Mubin. Composta in prevalenza da miliziani di Hayat Tahrir al-Sham (HTS), gruppo di ascendenza jihadista, in precedenza noto come Jabhat al-Nuṣra e con legami con ISIS, prima ancora che con Al-Qāʿida, nonché designata da numerosi Paesi come organizzazione terroristica, la stessa contava circa 35.000 combattenti, guidati da Abu Mohammad Al Julani.
Continua la lettura seguendo il link >>> : https://www.startmag.it/spazio-e-difesa/tutte-le-manovre-militari-in-siria-dopo-la-caduta-del-regime-di-assad/