Geopolitica: Kazakhstan, Putin desidera ricostituire il vecchio Patto di Varsavia mentre il regime locale inasprisce duramente le misure d’ordine pubblico

Roma, 20 Gen 2022 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Pierpaolo Piras – Si osserva il sorprendente astensionismo geostrategico della Repubblica Popolare Cinese, in quella parte così geopoliticamente decisiva dell’Asia centrale. (Segue articolo). – Quanto sta accadendo in Kazakhstan negli ultimi mesi si presta a diverse interpretazioni di natura geopolitica. Per ora non v’è dubbio che per la Russia si è creata una rilevante possibilità di ripristinare il controllo – per certi versi anche politico – delle regioni (una volta denominate repubbliche) perdute contestualmente allo scioglimento dell’Unione Sovietica, avvenuto nel 1991.

Alla base degli ultimi avvenimenti, vige la mistificazione dei disordini avvenuti a Nur-Sultan, capitale del Kazakhstan, e in altre popolose città del paese, interpretati pretestuosamente da Mosca come un tentativo esercitato dall’Occidente di promuovere una “rivoluzione colorata” ad effetto destabilizzante sul legittimo governo kazako.

L’assenza della Cina. Sotto un altro profilo, si osserva il sorprendente astensionismo geostrategico della Repubblica Popolare Cinese, in quella parte così geopoliticamente decisiva dell’Asia centrale.

Dopo un ventennio di crescita economica ininterrotta e l’attivazione di un nuovo percorso ferroviario transcontinentale, passante anche per il Kazakistan, la Cina è riuscita a creare un ulteriore collegamento commerciale – stavolta via terra – con l’Europa, nell’ambito del progetto strategico della odierna “via della seta”, più nota come Belt and Road Initiative (BRI).

Nonostante i cospicui investimenti cinesi in Kazakhstan, Pechino si è comportata finora da spettatore freddo ed inerme anche di fronte al dispiegamento di consistenti truppe russe al confine e poi penetrate all’interno del Kazakhstan.

Tale atto militare viene legittimato da Mosca come una doverosa operazione prevista ed avvenuta in obbedienza ai dettami dell’Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettivo (CSTO), intesa a difendere il ruolo e la legittimità del presidente kazako, Kassim Jomart Tokayev. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.reportdifesa.it/kazakhstan-putin-desidera-ricostituire-il-vecchio-patto-di-varsavia-mentre-il-regime-locale-inasprisce-duramente-le-misure-dordine-pubblico-sorprende-lassenza-della-cina/

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