Roma, 13 Gen 2021 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Danilo Talento – Gli Stati che per primi hanno avanzato delle pretese sulle acque dell’Artico sono stati il Canada e l’ex Unione Sovietica. (Segue articolo). – Una tematica oggi molto discussa nel diritto del mare e tra i membri della Comunità Internazionale è la sovranità negli spazi marini dell’Artico e dell’Antartide.
Trattasi di una questione che è stata posta al centro del dibattito geopolitico mondiale nel periodo a cavallo tra la fine della Guerra Fredda e l’avvento del nuovo millennio, in cui la questione della sovranità nelle regioni polari ha assunto una certa rilevanza e su cui sono tuttora concentrati gli interessi di molti Stati, essendo l’area in questione ricca di risorse naturali e dagli elevati benefici economici.
Come specificato in una ricerca scientifica condotta dall’U.S. Geological Survey, il “patrimonio” dell’Artico si aggirerebbe sui 100 miliardi di barili di petrolio e altrettanti milioni di metri cubi di gas naturale.
Come se non bastasse lo scioglimento dei ghiacciai, pur rappresentando una minaccia concreta per il pianeta e l’ecosistema, ha agevolato gli Stati nella navigazione lungo la rotta artica, riducendo la distanza tra il Continente europeo e asiatico e permettendo loro di incrementare gli scambi commerciali, motivo per cui oggi persiste un’attenzione senza precedenti nei confronti dell’Artide. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.reportdifesa.it/artico-tra-rivendicazioni-territoriali-e-interessi-geopolitici/