Roma, 30 settembre 2024 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – La grande guerra ha mietuto troppe vittime tra i soldati, senza differenze di bandiera, molti furono i caduti e oggi i territori delle battaglie restituiscono ancora corpi.
Si chiamava Blasius Plank e più di cent’anni fa, durante la Grande Guerra, combatteva sul Col di Lana tra le file dell’esercito austroungarico. Lo hanno riconosciuto dalla piastrina, rinvenuta tra i pochi resti emersi di recente su quello che era noto anche come Col di sangue, per via delle migliaia di vittime dei sanguinosi combattimenti che si protrassero per tutta la durata del conflitto. Plank è stato l’unico milite ad avere un nome tra i sette Caduti, quattro italiani e tre austroungarici, tutti rinvenuti ultimamente sui campi di battaglia, che sono stati inumati il 24 settembre scorso lungo la via Eroica del Sacrario militare di Cima Grappa.
Nonostante sia passato più di un secolo, i luoghi della prima guerra mondiale continuano a restituire i resti dei soldati Caduti che vengono messi a riposare assieme nei Sacrari, monumenti faro della memoria e monito degli orrori della guerra.
Continua la lettura seguendo il link >>> : https://www.difesaonline.it/news-forze-armate/interforze/cerimonia-di-inumazione-di-sette-caduti-della-grande-guerra