Roma, 19 Set 2021 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Simone Micocci – Ci sono delle persone esonerate, ma si tratta di una platea molto ristretta. (Segue articolo). – La domanda del giorno è: chi non deve avere il green pass al lavoro? Il 16 settembre è stata una giornata storica per l’Italia: è il primo Paese dell’Unione Europea a introdurre un obbligo generalizzato del green pass per lavorare.
Senza certificazione non ci si può recare al lavoro, e nel caso in cui il datore di lavoro decidesse comunque di ammettere il dipendente entrambi sarebbero esposti al pagamento di una sanzione che va dai 600 ai 1.500 euro.
In totale, secondo le stime del Governo, sono 15 milioni i lavoratori coinvolti nell’obbligo. Una platea molto ampia “racchiusa” in sole 9 pagine di decreto (qui il testo).
Ci sono degli esclusi, ma va detto che si tratta di una platea molto ristretta. Sono molto pochi, infatti, coloro che sono autorizzati a presentarsi al lavoro pur essendo sprovvisti dell’apposita certificazione; vediamo di chi si tratta.
Per chi è obbligatorio il green pass al lavoro. Dal 15 ottobre 2021 avere il green pass sarà condizione fondamentale per poter svolgere il proprio lavoro. Lo prevede il decreto approvato dal Consiglio dei Ministri il 16 settembre, il quale si può sintetizzare dicendo che con l’entrata in vigore di questo provvedimento:
A chiunque svolge una attività lavorativa nel settore privato è fatto obbligo, ai fini dell’accesso nei luoghi in cui la predetta attività è svolta, di possedere e di esibire su richiesta la certificazione verde COVID-19 di cui all’articolo 9, comma 2 (green pass, ndr.). L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.money.it/Chi-non-deve-avere-green-pass-lavoro