Roma, 10 settembre 2024 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – Le guerre si sa, non risparmiano nulla, nei conflitti oltre ai civili sono colpiti anche chi non partecipa direttamente alle azioni militari come il caso dei missili sui centri di addestramento.
Benché qualche media abbia continuato a sostenere che l’attacco missilistico russo effettuato il 3 settembre a Poltava (Ucraina Orientale) avesse colpito obiettivi civili, non ci sono più dubbi circa il fatto che almeno 2 vettori russi (ipersonici Kinzhal o balistici Iskander) abbiano distrutto il 179° Centro di Formazione interforze delle forze armate ucraine situato secondo fonti russe in via Zinkovskaya. Blogger militari russi hanno sostenuto che la struttura ospitasse un centro di addestramento per la guerra elettronica.
Secondo il ministero della Difesa russo nel centro di Poltava “istruttori stranieri stavano addestrando specialisti di guerra elettronica di tutte le formazioni e unità militari delle forze armate ucraine, oltre agli operatori di veicoli aerei senza pilota coinvolti negli attacchi alle strutture civili sul territorio russo.
Il giorno dell’attacco le forze armate ucraine hanno confermato che l’obiettivo colpito era militare. In una nota riferirono che ci sono “decine di morti e centinaia di feriti: abbiamo perso i nostri coraggiosi ucraini, i nostri fratelli e sorelli, i soldati” aggiungendo che ci sarà un’indagine per accertare se è stato fatto abbastanza per proteggere “la vita e la salute dei soldati” che si trovavano nell’istituto militare colpito.
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